
Quasi 300 candidature presentate e, a pochi giorni dalla convocazione di Camera e Senato per il d-day elettorale, arrivano anche le candidature dei partiti. Poche, in verità. Segno che il tavolo delle trattative è ancora aperto.
Martedì il Parlamento si riunirà, in seduta comune, per eleggere i 10 membri laici del nuovo Consiglio superiore della magistratura, consentendo così all’organismo di autogoverno delle toghe in buona parte già formato (i membri togati sono stati eletti a ottobre e sono fermi in panchina) di diventare operativo.
Tre sono i nomi presentati ‘tramite gruppi parlamentari’ come prevede la riforma Cartabia: Enrico Aimi, ex parlamentare di lungo corso di Forza Italia; Fabio Pinelli, che esercita la professione di avvocato a Padova, e la cui candidatura, secondo i rumors di palazzo, sarebbe sostenuta dalla Lega; Giuseppe Valentino, avvocato penalista patrocinante in Cassazione, ex parlamentare fino al 2013 e attualmente presidente della Fondazione Alleanza Nazionale, la cui candidatura sarebbe ‘sponsorizzata’ da Fratelli d’Italia. Lista corta, anche troppo.
Tutte le altre candidature sono autocandidature, tra le quali spiccano anche nomi ‘eccellenti’ e noti: la lista di ex parlamentari o di avvocati legati al mondo della politica è nutrita. Tuttavia nessun autocandidato dovrebbe avere concrete possibilità di elezione ma non sono escluse sorprese all’ultimo momento, visto che lo stallo è tale da non poter eliminare nessun esito.
Stando a quanto spiegano sia dalla maggioranza che dalle forze di opposizione, difficilmente si arriverà ad avere una fumata bianca: manca, infatti, al momento un accordo tra le stesse forze di governo e, soprattutto, tra e con le opposizioni e visto il quorum elevato richiesto (la maggioranza dei tre quinti dei componenti) si ragiona già sulla prossima votazione, che dovrebbe tenersi – come comunicato dal presidente della Camera ai capigruppo – il martedì successivo. Tuttavia la trattativa è in corso e un vertice è previsto per la mattinata di martedì, per tentare di chiudere la partita già in occasione della prima votazione che si svolgerà nel pomeriggio.
Nell’attesa di capire cosa accadrà, non resta che dare un’ultima scorsa al lungo elenco pubblicato sul sito della Camera ed evidenziare qualche curiosità. Come già rilevato da Giustizia News24 in altri approfondimenti sul voto dei laici del Csm, la pattuglia dei napoletani che ha deciso di mettersi in gioco è folta e in questo mese di gennaio si è ingrossata ancora. Tra gli ‘ultimi’ ad avere presentato la propria auto candidatura c’è il penalista Gaetano Balice, del foro di Napoli, difensore storico dell’ex direttore de ‘L’Avanti’ Valter Lavitola.
In campo anche quattro avvocati legati alla politica: Nello Formisano di Torre del Greco (in provincia di Napoli), che ha ricoperto in passato il ruolo di parlamentare ed è stato esponente di Italia dei Valori; Antonio Demitry, che è stato tra i primi ad avere aderito al Partito socialista italiano al fianco di Stefano Caldoro e che si è candidato per ben due volte alle Regionali in Campania, non venendo eletto. A loro si uniscono i nomi di due freschi ex parlamentari: l’avvocato stabiese Catello Vitiello, in forza ad Italia Viva e fino alla scorsa legislatura deputato della Camera; l’avvocato notano Francesco Urraro, che è stato fino alla scorsa legislatura senatore ed è un fedelissimo della Lega.
Non sono napoletani ma sono comunque legati alla politica anche altri candidati dell’ultima ora: l’elenco pubblicato dalla Camera offre il nome di Ernesto Carbone, ex membro della segreteria nazionale del Pd ed ex deputato: nel 2019 ha lasciato i ‘dem’ ed ha aderito ad Italia Viva. E’ legata alla Lega l’avvocato civilista di Bari Anna Rita Tateo, che ha già ricoperto il ruolo di deputo e alle ultime Politiche si è candidata al Senato senza però venire eletta. Non sfugge, poi, il nome dell’avvocato penalista Isabella Bertolini, l’ex pasionaria emiliana di Forza Italia e poi del Pdl, che ha lasciato gli azzurri dopo quasi 20 anni di militanza.
Restando sempre a Napoli, ci si imbatte nella candidatura dell’avvocato penalista Giulia de Lerma di Celenza di Castelmezzano, che da pochi mesi fa parte dell’organismo di vigilanza del Cira di Capua, il centro di ricerche aerospaziale punta di diamante del nostro territorio.
Da Benevento, invece, arriva la candidature degli avvocati Ester Perifano; da Battipaglia c’è la candidatura dell’avvocato Pasquale Rago, mentre è di Avellino l’avvocato Francesco De Beaumont, che è stato anche giudice della corte d’appello internazionale della Federazione Internazionale dell’automobile (FIA) a Parigi.
Tra quanti hanno ‘scoperto’ solo nelle ultime settimane la propria auto candidatura c’è anche l’avvocato penalista Andrea Mascherin, del foro di Trieste, che è un nome assai noto per gli addetti ai lavori: Mascherin è stato presidente del Consiglio nazionale forense (l’organismo di rappresentanza istituzionale dell’intera avvocatura italiana), ruolo che è stato costretto a lasciare nel luglio del 2021 per via del vincolo del doppio mandato statuito dalla legge Falanga. Mascherin cercò pure di resistere all’applicazione della norma ma alla fine la magistratura ci mise lo zampino.
domenica, 15 Gennaio 2023 - 23:04
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