Omicidio Vassallo, ecco il giorno degli accertamenti tecnici irripetibili: verifiche su telefonino sequestrato a un indagato

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«Domani 17 gennaio 2023, ci saranno gli “Accertamenti tecnici non ripetibili del dispositivo IPhone intestato ad uno degli indagati presso gli uffici ROS Carabinieri, Reparto Indagini Telematiche, siti in Roma”». Ad annunciarlo sono il Presidente e il Vicepresidente della “Fondazione Angelo Vassallo”, Dario e Massimo Vassallo, fratelli del Sindaco Pescatore. L’indagato in questione, da quanto si apprende, non sarebbe uno dei carabinieri coinvolti nella vicenda.

Sull’omicidio di Angelo Vassallo è in corso una indagine della procura di Salerno che, sei mesi fa, ha registrato una svolta. Il 28 luglio dello scorso anno è stato eseguito un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla Dda, nei confronti di nove indagati.

Secondo l’ipotesi degli inquirenti, il delitto potrebbe essere servito a impedire che Vassallo denunciasse un traffico di stupefacenti, di cui era venuto a conoscenza. Il giro di droga avrebbe coinvolto il porto di Acciaroli, nel Comune cilentano di Pollica, di cui la vittima era sindaco. L’attenzione degli investigatori si è appuntata anche su una ipotesi di depistaggio delle indagini, messo in atto subito dopo il delitto e in assenza di delega da parte della procura, per indirizzare le investigazioni verso soggetti risultati poi del tutto estranei ai fatti.

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«La Procura Antimafia di Salerno e l’Arma dei Carabinieri, senza sosta – affermano i Vassallo -, lavorano sul materiale sequestrato il 27 luglio 2022 ai nove indagati implicati a vario titolo nell’uccisione di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica. Sono coinvolti uomini delle istituzioni. Questa indagine è stata inquinata da depistaggi istituzionali sin dal primo giorno. Lo denunciamo da sempre. Abbiamo rischiato che l’inchiesta finisse in prescrizione, ci siamo mobilitati, scuotendo le coscienze di tutta Italia. Oggi, quella verità che noi ricerchiamo e stimoliamo da anni, sembra concretizzarsi». La tappa investigativa viene considerata importante.

«Angelo era un uomo dello Stato – ripetono i fratelli della vittima-. Con la sua uccisione, è stato ucciso lo Stato. Il suo delitto non può restare impunito, come spesso accade per le vittime di mafia. Dopo più di dodici anni dal delitto di nostro fratello, non siamo però più disposti ad aspettare ancora perché si abbiano Verità e Giustizia. Ribadiamo la nostra fiducia nella Procura di Salerno e siamo certi che la Procura farà di tutto affinché la verità venga alla luce». 

Alla Procura Antimafia di Salerno e all’Arma dei Carabinieri, i Vassallo esprimono gratitudine per il nuovo slancio alle indagini, nella complessa ricerca della verità. «Le mafie e la corruzione devono essere combattute ogni giorno, non possiamo abbassare la guardia mai – ricordano -. La vita stroncata di Angelo merita giustizia. È stato ucciso un uomo, è stato ucciso un sindaco, è stata uccisa una persona perbene, per i suoi ideali, per difendere il suo Paese dalle infiltrazioni criminali e dal malaffare. I nostri giovani devono tornare a recuperare la fiducia nella legalità e nelle istituzioni. Il bene alla fine prevale sul male, dobbiamo unirci contro ogni forma di malaffare. Dobbiamo liberare la nostra terra da questa cappa di omertà. Per la Fondazione, quella di domani potrebbe rivelarsi una giornata storica. Le mafie e il potere criminali non sono invincibili, come sottolineava il Giudice Giovanni Falcone».

lunedì, 16 Gennaio 2023 - 19:33
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