Elezione laici al Csm, tiro mancino di 5Stelle e Pd a Fdi: ritirata la candidatura di Valentino, è indagato. Fi e Lega tacciono


Quando gli accordi sembravano faticosamente raggiunti, ecco che arriva il terremoto che sconquassa ogni cosa. Fratelli d’Italia perde il suo candidato di punta, Giuseppe Valentino, l’avvocato penalista patrocinante in Cassazione, già parlamentare (incarico terminato nel 2013) e attualmente presidente della Fondazione Alleanza Nazionale.

Tutte le news sulle elezioni dei laici al Csm

Il Movimento 5Stelle e il Partito democratico hanno espresso dubbi su Valentino a seguito della notizia che l’avvocato è indagato a Reggio Calabria in un procedimento connesso al maxi processo antimafia Gotha. Valentino è sotto i riflettori della procura per i suoi rapporti con Paolo Romeo, elemento di vertice della direzione strategica della ‘Ndrangheta. A fare il nome dell’avvocato, già sottosegretario alla Giustizia, era stato un collaboratore di giustizia Sebi Vecchio nel 2021.

L’esistenza di questo fascicolo, al netto della presunzione di innocenza di Valentino, ha spinto Fratelli d’Italia a raffreddarsi su quello che sembrava il suo cavallo vincente, tanto che lo stesso Valentino ha poi puntato i piedi, decidendo di ritirarsi. «Per quanto vergognosa, inconcepibile e bugiarda nessuna palata di fango potrà mai scalfire la mia credibilità, la mia onorabilità e la mia onestà. Ritiro per questo motivo la mia candidatura al Csm», ha dichiarato Valentino. Al suo posto Fratelli d’Italia ha indicato l’avvocato e professore Felice Giuffré, avvocato amministrativista e Ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico nell’Università degli Studi di Catania.

La circostanza ha ovviamente generato il caos e sta mettendo a rischio gli accordi che si erano raggiunti. Tuttavia, nonostante il cambio in corsa del nome da eleggere indicato da FdI solo dopo che la chiama dei senatori si è conclusa ed è in corso la chiama dei deputati, fonti parlamentari di maggioranza spiegano che il quorum richiesto per l’elezione (i tre quinti dei componenti) può essere ancora raggiunto se tutti i gruppi, compresi tutti i deputati delle opposizioni, indicheranno sulla scheda il nome dell’avvocato Giuffré.

Sullo sfondo restano le tensioni coi Cinque Stelle. Il vicepresidente dei deputati Fdi Alfredo Antoniozzi parla, circa il tiro giocato a Valentino, di «un vergognoso metodo goebbelsiano dai Cinquestelle». «Valentino – ha aggiunto – ha dimostrato ancora una volta dì essere un signore – dice Antoniozzi – un nobiluomo integerrimo con un forte senso dello Stato che ha anteposto gli interessi della nazione rinunciando a un’elezione meritata ed essendo vittima dell’ennesima, triste pagina del giacobinismo».

In difesa di Valentino si è mosso anche il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, che in una nota ha commentato: «Il passo indietro di Giuseppe Valentino, penalista di alto spessore, dimostra la sua onestà e soprattutto l’alto senso di responsabilità nei confronti del ruolo di giudice del Csm che gli era stato proposto. La sua nota onorabilità non può essere intaccata da una macchina del fango a orologeria che solo un finto fronte ‘progressista’ può attuare. Vergognoso il fango che gli e’ stato gettato addosso, nessuno osi mettere in discussione la sua professionalità. Riprovevole la notizia priva di reale sostanza uscita, non a caso, solo a votazione iniziata». Sulla stessa scia le parole di Manlio Messina, vice capogruppo vicario di Fratelli d’Italia alla Camera; Luca Sbardella, deputato di Fratelli d’Italia; l vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Elisabetta Gardini.

Fa rumore anche il silenzio di Forza Italia e della Lega: a distanza di un paio di ore dall’esplosione del ‘caso Valentino’, nessuno dei due partiti alleati con Fratelli d’Italia, sino alle 19.30 di stasera, ha spezzato una lancia in favore di Valentino.

martedì, 17 Gennaio 2023 - 19:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA