Curava tumori con ultrasuoni, dottoressa condannata all’ergastolo: imputata per la morte di 3 pazienti


Curava pazienti affetti da tumore con terapie alternative, ultrasuoni e radiofrequenze.

Li curava, in buona sostanza, con metodologie inefficaci che invece avrebbero ridotto l’aspettativa di vita dei malati e accelerato la morte. Per questa ragione, nella giornata di oggi, i giudici della Corte d’Assise di Cagliari (presieduta da Tiziana Marogna) hanno condannato all’ergastolo, con isolamento diurno, la dottoressa di Tertenia (in Ogliastra) Alba Veronica Puddu. I giudici sono stati più severi del pubblico ministero Giovanna Moro, che aveva chiesto per l’imputata 24 anni di reclusione. La 52enne è stata riconosciuta colpevole di omicidio volontario aggravato, circonvenzione di incapace e truffa.

La difesa presenterà ricorso in Appello. In aula Alba Veronica Puddu si è difesa spiegando che «non ho mai proibito o scoraggiato i miei pazienti dall’usare cure tradizionali». «Tutto quello che hanno fatto è stata una loro libera scelta. Ho sempre spiegato ai miei pazienti che le mie non erano cure oncologiche ma terapie del dolore, sottolineando ogni volta i vantaggi e gli svantaggi di sottoporsi a trattamenti del genere», ha detto.

Rispetto invece ai tre pazienti poi deceduti e per i quali è stata imputata (e condannata) per omicidio, Puddu ha spiegato che erano tutti in una fase terminale della malattia. I difensori di Puddu, Michele Zuddas e Nicola Oggianu, avevano anche chiesto una perizia psichiatrica per la donna, per poter valutare se all’epoca dei fatti fosse capace di intendere e di volere, ma i giudici hanno respinto l’istanza.

La donna era finita nel mirino de ‘Le Iene’. All’inviato della trasmissione Mediaset, che si era finto un paziente, aveva diagnosticato un cancro inesistente al fegato, assicurandogli che con gli ultrasuoni il tumore sarebbe stato sconfitto.

giovedì, 19 Gennaio 2023 - 18:57
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