Libero e Virgilio ancora in black out, il Governo chiama la società che gestisce i provider. Loizzo (Lega): «Class action»


Libero e Virgilio sono ancora in black out. E per milioni di utenti che posseggono una casella di posta elettronica con queste due piattaforme il disagio si sta trasformando in tragedia. Perché su quelle caselle di posta non viaggiano solo informazioni che possono attendere. In molti casi quelle caselle di posta sono il veicolo di informazioni per professionisti. In molti casi su quelle caselle di posta arrivano delle Pec, comunicazioni urgenti.

Il black out dura ormai da giorni. E non si sa quando sarà ripristinato. Le ultime comunicazioni in merito parlano di 24/48 ore ma è una previsione senza certezze. «Stiamo lavorando incessantemente da ormai diverse ore per risolvere un problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto e che non è dipeso da sistemi sviluppati di Italiaonline. Possiamo rassicurare, come già scritto sui nostri portali e touchpoint digitali, che i nostri utenti sono stati in questa situazione di emergenza, e continueranno a essere sempre, la nostra priorità. L’attuale situazione non è dipendente da attacchi cyber esterni», ha commentato Diego Rizzi, Chief Technology Officer di Italiaonline.

«In 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo», prosegue l’azienda in una nota. E ancora: «Abbiamo letto tutti i messaggi comparsi sui social network e compreso perfettamente i disagi arrecati. Sappiamo che milioni di italiani contano su di noi per comunicare e questo ci sta dando la spinta per lavorare giorno e notte per risolvere il problema il più velocemente possibile. Non possiamo che scusarci e ringraziarvi per la pazienza e la fiducia».

«Prevediamo di poter avere maggiori informazioni nelle prossime ore. In ogni caso terremo aggiornati i nostri utenti, come fatto finora, attraverso i canali di Italiaonline» conclude la nota della società che si rivolge «in primis agli utenti della Libero Mail e della Virgilio Mail, che hanno aperto con noi le loro caselle di posta elettronica: siamo consapevoli del disagio procurato e del disservizio».

Se Rizzi prova a rasserenare gli animi, c’è chi invece vuole ‘aizzare’ la folla per i disservizi arrecati. «Da 72 ore gli utenti dì Libero e Virgilio non possono accedere alle mail. È necessario proporre una class action», ha dichiarato Simona Loizzo deputato della Lega e componente della Commissione Cultura della Camera. «Trattandosi di account storici – aggiunge Loizzo – moltissimi sono gli utenti, anche con profili professionali. Tutte persone che hanno ricevuto un danno notevole alle loro attività. Per questo mi auguro che venga proposta una class action a tutela dei danni ricevuti e che sì agisca tempestivamente. Invito anche Agcom ad aprire un fascicolo per poter capire le reali responsabilità».

Il Governo ha già acceso i riflettori sulla vicenda. «Dalla notte del 23 gennaio i servizi web di Libero e Virgilio stanno riscontrando malfunzionamenti che impediscono a circa 9 milioni di utenti di utilizzare la loro posta elettronica. Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti. A tale scopo, attraverso gli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato questa mattina l’amministratore delegato di Italiaonline, la società che gestisce i due provider, al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti», ha affermato il sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.

mercoledì, 25 Gennaio 2023 - 19:52
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