Devastante terremoto in Turchia e Siria, oltre mille i morti (per ora)


E’ un bilancio devastante quello che arriva dalla Turchia meridionale, dove stanotte si è registrata una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 7.8, e dalla Siria del nord dove il sisma si è esteso. I morti sarebbero più di mille.

Il sisma si è verificato alle 4:16 (ora locale), con epicentro a circa 30 chilometri da Gaziantep, un capoluogo provinciale con una popolazione di oltre due milioni di abitanti, ed è stato avvertito anche in diverse regioni di Siria e Libano.

Le autorità della Turchia hanno dichiarato il quarto livello di allerta e richiesto assistenza internazionale. Stando a quanto riferito da un corrispondente dell’emittente panaraba “Al Arabiya”, sono state almeno dieci le province turche interessate dal sisma.

L’agenzia di stampa turca “Anadolu” ha riferito che le aree maggiormente colpite sono state Kahramanmaras, Hatay, Osmaniye, Adiyaman, Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Malatya e Adana.

In Siria, invece, secondo l’ultimo bilancio del ministero della Salute siriano, il bilancio delle vittime nel Paese ha raggiunto quota 237, mentre i feriti ammontano ad almeno 639. Tra le regioni siriane maggiormente colpite vi sono Aleppo, Hama e Laodicea.

Ma cosa ha provocato il terremoto? «Il sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano”, ha detto all’ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “Lungo questa faglia – ha proseguito – avviene un movimento orizzontale, ossia di tipo trascorrente. E’ una faglia che corre dal Mediterraneo verso Nord-Est, quasi fino al Mar Nero, e si ricongiunge con faglia Nord Anatolica che arriva fino a Istanbul”. La faglia “è probabilmente arrivata a deformare la costa. Si sono infatti osservate anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami. Per tutta la notte – ha detto ancora Amato abbiamo seguito la situazione attraverso i punti di osservazione in Turchia, Grecia e Cipro. In Italia l’arrivo di un’onda di tsunami era previsto intorno alle 6:30 nelle zone a Sud-Est, ma poi l’allerta è stata chiusa”.

lunedì, 6 Febbraio 2023 - 12:18
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