Scuole chiuse per allerta tsunami, il sindaco di Portici: «Notizie dall’alto non tempestive, ho agito a tutela dei cittadini»

Enzo Cuomo

Le critiche, stavolta, sono state molte. Amplificate dal fatto che soltanto a Portici, comune in provincia di Napoli, le scuole sono rimaste chiuse per un’allerta maremoto diramata nelle prime ore del mattino dalla Protezione civile e poi ritirata pochi minuti prima delle 7.30.

E il sindaco del Pd Vincenzo Cuomo non ci sta a diventare bersaglio delle contestazioni, perché, si sfoga, «ho agito a scopo cautelativo» a fronte di un allarme concreto ma «le comunicazioni degli organi di governo dello Stato non sono sempre tempestive come dovrebbero in casi del genere» e così «un sindaco viene lasciato in balia delle ‘onde istituzionali’».

Mamme furiose per la chiusura improvvisa delle scuole a Portici: «Qualcuno chieda scusa»

Sulla sua pagina Facebook il primo cittadino, che ama tenere un filo diretto via social con i cittadini, spiega le ragioni della chiusura delle scuole e soprattutto motiva il perché non ha revocato l’ordinanza sindacale consentendo la riapertura degli istituti scolastici. «Alle 6 di questa mattina – ricostruisce – ho ricevuto una telefonata dal Comandante della Stazione dei Carabinieri di Portici e poco dopo le 6 dalla Prefettura di Napoli con cui ci comunicavano che c’era un pericolo di maremoto sulle nostre coste. Non essendo un meteorologo-oceanografo o esperto di terremoti e maremoti ho dovuto immediatamente valutare i primi provvedimenti precauzionali e a scopo cautelativo. Abbiamo immediatamente interdetto l’area di accesso alla zona Granatello e l’area portuale, e deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado».

Una decisione rivelatasi impopolare, perché tantissime mamme, soprattutto quelle che lavorano, sono state colte alla sprovvista. «Comprendo il disagio di chi in pochissimo tempo ha dovuto riorganizzare i propri tempi e l’organizzazione familiare a causa della chiusura delle scuole e di ciò mi dispiace», sottolinea il primo cittadino, che è consapevole dell’impatto che un simile provvedimento ha sulle famiglie. Ma, è il ragionamento del sindaco, non poteva fare altrimenti. E sulla mancata revoca della misura, osserva: «La comunicazione formale della revoca dell’allerta MAREMOTO è giunta solo alle 7,42 e per motivi logistico-organizzativi risultava impossibile disporre la riapertura delle scuole dopo averne disposta la chiusura».

Cuomo attacca poi i difetti di comunicazione che arrivano dall’alto, e che espongono i sindaci ad ogni sorta di critica a suo dire immotivata: «Ovviamente come sempre un Sindaco viene lasciato in balia delle “onde istituzionali” di organi di governo dello Stato le cui comunicazioni non sono sempre tempestive come dovrebbero in casi del genere».

Non solo: la fascia tricolore, che poco ama le critiche, se la prende pure con chi, subendo il disagio, ha espresso il proprio malcontento e sollevato delle critiche. «La cosa veramente assurda è dover dar conto ad un manipolo di commentatori ‘comodamente distesi nel loro letto che una volta svegliati si mettono a giudicare le decisioni dovute prendere in pochissimo tempo con informazioni che indicavano pericoli seri. La comunicazione via social è stata inoltrata solo dopo aver pubblicato l’avviso sul sito istituzionale del Comune di Portici». Quindi conclude: «Credo di aver agito correttamente ed in coscienza sulla base delle notizie ufficiali di cui disponevo al momento in cui ho preso le decisioni».

lunedì, 6 Febbraio 2023 - 16:26
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