Sanremo, Blanco distrugge tutto per sfogo e non chiede scusa: «Mi sono divertito». Il Garante: «Va sanzionato, fatto devastante»


Quando la musica termina e le luci si riaccendono, Blanco accenna un sorriso ma dalla platea dell’Ariston si levano mugugni e una forte contestazione. Dietro il giovane cantante, sul palco, c’è ciò che resta di un momento di assurdo delirio che nulla ha a che fare con l’arte e con la musica. Fiori e vasi che facevano da scenografia alla performance del 20enne sono in pezzi. Li ha distrutti lui, Blanco, nel mezzo dell’esibizione. E lo ha fatto per ‘sfogo’.

«Non mi sentivo in cuffia, non mi sentivo la voce», spiega ad Amadeus senza neanche scusarsi. Anzi. Amadeus è perfettamente consapevole della gravità di quanto accaduto, il pubblico non smette di manifestare il suo disappunto e così lui prova a tendere una mano a Blanco e implicitamente gli suggerisce di cercare una risposta che possa più o meno dare un senso a un gesto di gratuita violenza che un senso non ha. «Hai fatto un macello ragazzo mio… Ma forse ha un significato…», dice Amadeus. Blanco ribatte: «Sì, ce l’ha un significato». E quindi Amadeus insiste: «Ecco, qual è il significato?».

Ma Blanco, dal basso dei suoi 20 anni, non comprende l’aiuto disperato offertogli dal conduttore e come se tutto ciò che ha fatto fosse normale spiega: ««Il significato è che non andava la voce e quindi ho detto: mi diverto comunque. Tanto la musica è a musica. La cosa bella della musica è che non bisogna sempre seguire uno schema. In questo caso non si sentiva la musica e quindi non ho smesso di divertirmi».

Già, per lui è stato un divertimento sfasciare fiori e vasi sul palco dell’Ariston, offrendo a milioni di telespettatori – tra i quali migliaia di ragazzini che vedono in lui un loro beniamino – un momento di devastazione che non può in alcun modo essere giustificato. Perché Blanco, suo malgrado, ispira giovanissimi che non hanno bisogno di idolatrare e magari imitare modelli sbagliati. E sorprende che Amadeus si sia addirittura dimostrato conciliante nei suoi confronti offrendogli la possibilità di tornare a esibirsi, mentre dalla platea la sola moglie e il figlio del conduttore alzavano le mani in alto per applaudire in segno di approvazione. Applaudire cosa? La volontà di premiare un giovanissimo artista che dovrebbe fare tesoro della fortuna che ha avuto e che è riuscito a costruire e che invece è stato un pessimo esempio artistico e umano? Blanco non ha ancora chiesto scusa.

Ha ragione, dunque, il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale quando, commentando l’episodio, afferma: «Aiutare bambini e adolescenti a svincolarsi dalla morsa dell’emergenza educativa significa proporre modelli positivi e soprattutto mostrare cosa siano le regole, insegnare che ad ogni azione sbagliata corrisponde una sanzione. Il messaggio partito ieri sera dall’Ariston è devastante e per tale ragione stamani provvederò a contattare la presidenza Rai, la direzione generale, la direzione di rete e interpellerò anche il Governo affinché il protagonista della sfuriata venga sanzionato nell’unico modo possibile. Abbiamo bisogni di esempi anche per riannodare la fiducia della gente con le istituzioni e se queste si dimostrano molli non sono credibili».

mercoledì, 8 Febbraio 2023 - 11:10
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