Cospito, la Cassazione respinge il ricorso contro il 41 bis. Gli anarchici in presidio all’esterno: «Assassini»

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Alfredo Cospito resta detenuto al 41 bis. La Cassazione ha infatti stato rigettato il ricorso contro il regime del carcere duro, presentato dalla difesa dell’anarchico, in sciopero della fame da quasi quattro mesi, recluso nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano.

La decisione dei giudici della I sezione della Suprema corte è arrivata dopo 8 ore di camera di consiglio. Appresa la notizia, vivaci proteste si sono registrato dal presidio degli anarchici, davanti alla Cassazione. I manifestanti hanno intonato il coro «assassini, assassini». La tensione è rientrata dopo circa mezz’ora, quando gli anarchici hanno lasciato la piazza. Nel frattempo, la polizia in tenuta antisommossa si era schierata davanti al Palazzaccio.

E da quanto trapela da ambienti ospedalieri, Cospito – dopo il rigetto del ricorso – ha annunciato di non voler più prendere gli integratori, esprimendo la convinzione di essere destinato a morire presto. «Spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta» contro il carcere duro, la sua chiosa. Il detenuto aveva già preannunciato che, in caso di bocciatura dell’istanza in Cassazione, sarebbe andato avanti con lo sciopero della fame, inasprendolo, senza assumere più quegli integratori, come il potassio, che avevano migliorato il suo stato di salute, negli ultimi giorni.  

«Dopo la lettura della requisitoria del procuratore generale Gaeta pensavamo che il diritto potesse tornare ad illuminare questa buia vicenda – commenta Flavio Rossi Albertini, legale di Cospito-. Ma la decisione di questa sera dimostra che ci sbagliavamo. Leggendo i pareri favorevoli della Dnaa, Dda e Dap inviati al Ministro avevamo capito che la decisione ministeriale fosse stata politica e non giuridica».

Il guardasigilli Carlo Nordio, invece, dichiara: «Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione. Come più volte illustrato in Parlamento, essa attiene al procedimento giurisdizionale di competenza esclusiva della magistratura nella sua piena autonomia e indipendenza».

venerdì, 24 Febbraio 2023 - 20:35
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