Guerra fredda nel Coa Napoli: ‘Liberi e coesi’ strappa la vicepresidenza a 3 teste, ‘Per l’avvocatura’ abbandona l’aula

coa napoli ufficio presidenza
Da sinistra gli avvocati Carmine Foreste, Nathalie Mensitieri, Titti Troianiello, Antonio Valentino, Dina Cavalli e Giovanni Carini
di maga

E’ guerra fredda all’interno del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli tra ‘Liberi e coesi’, lista di maggioranza (con 12 esponenti), e ‘Per l’avvocatura’, gruppo di minoranza (10 rappresentanti).

Alla seconda riunione del parlamentino di civilisti e penalisti, ‘Per l’avvocatura’ – guida dal penalista Alfredo Sorge – ha abbandonato l’aula in segno di protesta avverso la decisione di ‘Liberi e coesi’ di imporre una vicepresidenza a tre teste. Sino ad oggi la vicepresidenza era toccato solo a due consiglieri.

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La novità, già anticipata da alcune indiscrezioni emerse durante la prima riunione e già formalmente contestata da ‘Per l’avvocatura’, ha spinto il gruppo di minoranza ad esprimere in modo forte il proprio dissenso: non un voto di astensione ma l’abbandono dell’aula. Così al momento di esprimere le preferenze, il Consiglio si è ritrovato con 10 voti in meno.

Tuttavia per ‘Liberi e coesi’ la defezione di massa non ha avuto conseguenze. La compagine guidata da Carmine Foreste, e che esprime il presidente del Coa Immacolata Troianiello, ha dalla sua parte (almeno per ora) due indipendenti, Gabriele Esposito e Giovanni Carini, che hanno consentito di superare la soglia per l’approvazione delle nomine. Si è invece astenuta l’avvocato Ilaria Imparato, espressione di i ‘Avvocatinsieme – Trasparenza e impegno’.

Vicepresidenti sono stati eletti Carmine Foreste, Dina Cavalli (di Liberi e Coesi) e Giovanni Carini. «La votazione è stata preceduta dall’approvazione, da parte del Consiglio stesso, della proposta di eleggere tre vice presidenti, che è supportata dal richiamo alla legge professionale, al regolamento di funzionamento interno del COA ed al principio di autonomia organizzativa dei COA richiamato dal CNF in risposta a quesiti formulati sul tema», viene sottolineato in una nota stampa. La puntualizzazione è una replica alla contestazione mossa, nella scorsa seduta, da ‘Per l’avvocatura’: il gruppo di minoranza ritiene che la strada della terza vicepresidenza non sia contemplata dalle norme.

«La necessità di un’articolazione più ampia da parte del Consiglio, tale da consentire di delegare alcune funzioni fondamentali come quelle legate al ruolo del Presidente, è richiesta dal contesto storico in cui si sviluppa l’attuale consiliatura – hanno spiegato i consiglieri di maggioranza – che prospetta un mandato di enorme responsabilità, gravato oltremodo dalle questioni che interessano la classe ed il settore giustizia, nonché dalla necessità di dover rilanciare l’Ente, passando per il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario, a causa degli eventi che hanno riguardato il precedente mandato consiliare».

martedì, 28 Febbraio 2023 - 19:45
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