Legalità, gli studenti dell’Alberghiero di Napoli incontrano don Patriciello


Una giornata scolastica interamente trascorsa all’insegna dell’educazione alla legalità e al rispetto delle persone. Protagonisti, gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Napoli “A. Esposito Ferraioli” guidato dalla preside Rita Pagano che questa mattina hanno incontrato, nella sede del istituto di corso Malta, don Maurizio Patriciello, il parroco anticamorra da anni protagonista delle battaglie contro l’inquinamento e la criminalità nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”.

Diverse le tematiche affrontate, particolarmente attenta la giovane platea.

Suggestivo, intanto, il ricordo di Giuseppe Di Matteo che a soli 12 anni, l’11 gennaio del 1996, fu strangolato e poi sciolto nell’acido per mano della mafia capeggiata da Matteo Messina Denaro. Ed è proprio per il piccolo Di Matteo che il parroco si sta impegnando affinché sia intitolata una strada.

Tra i vari racconti di don Patriciello, hanno colpito le parole dette da un ragazzo all’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di non voler essere primi ma nemmeno ultimi, di voler essere normali. La normalità, però, in alcuni quartieri è quasi impossibile  – ha ricordato Don Patriciello – a causa dei disagi culturali, sociali ed economici, per cui si è sempre un passo indietro.

Emozionante e coinvolgente, con il suo dialogo aperto e schietto, il parroco ha poi sollecitato gli studenti a riflettere sui temi della legalità esortandoli ad essere protagonisti consapevoli del loro presente e, quindi, del loro futuro.

L’Istituto alberghiero che porta il nome di Antonio Esposito Ferraioli, sindacalista che ha dato la vita per non piegarsi ai soprusi della camorra, ha voluto infine omaggiare padre Maurizio Patriciello, regalandogli un cero, simbolo di luce e speranza per lui e per i giovani incontrati. «Un cero – ha affermato la dirigente scolastica Rita Pagano – che dissipa le ombre di quella vigliacca minaccia di circa un anno fa, la quale non sembra aver spaventato un uomo di fede e di coraggio e che dà a tutti noi il dovere di difendere e ascoltare un uomo capace di amare il prossimo, contro l’odio delle mafie».

lunedì, 6 Marzo 2023 - 21:16
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