Un investimento sbagliato, il ricorso alle minacce per cercare di rientrare in buona parte della perdita e poi l’incredibile scoperta della Finanza che si è rivelato un boomerang. Un 59enne di Portici, in provincia di Napoli, è diventato oggetto di due distinte inchieste dopo essere rimasto coinvolto in un investimento sbagliato.
L’uomo, Antonio Cozzolino, si è visto notificare un’ordinanza di custodia cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa abitualmente frequentati, a seguito di una indagine coordinata dalla procura di Roma. La parte offesa è il direttore commerciale di un consorzio di Roma.
L’accusa contestata a Cozzolino è quella di tentata estorsione. I fatti sono semplici: Cozzolino, già gravato da una condanna definitiva per associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di più reati di truffa e falso, si era esposto con un 1,5 milioni in una operazione immobiliare nella provincia di Messina che prevedeva la costruzione di 5 villette. L’operazione era portata avanti da un consorzio di Roma. L’investimento però era andato male, e Cozzolino avrebbe posto in essere atti di violenza e minaccia nei confronti del direttore commerciale di un consorzio di Roma.
A seguito dell’infruttuoso investimento, l’indagato avrebbe richiesto, in più occasioni, alla persona offesa, la restituzione di una somma (7 milioni di euro) di gran lunga superiore a quella investita, con minacce proferite in presenza di altre persone e anche con l’uso di una pistola all’interno di un bar della Capitale. Di qui la denuncia sporta dalla persona destinataria delle pressioni. L’uomo è finito sotto inchiesta e nei suoi confronti è stato emesso il provvedimento cautelare.
Ma per lui la storia è appena cominciata. Quando i finanzieri si sono recati a casa sua, nella parte bassa di Portici, per cercare la pistola che sarebbe stata usata in occasione di un episodio di minacce, hanno fatto una incredibile scoperta: Cozzolino era in possesso di 660mila euro in contanti, assegni post-datati per 130mila euro, 3 reperti archeologici (piccole anfore, vasi di terracotta e altri oggetti su cui sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza), 15 orologi di lusso di note marche, anche Rolex, e due telefoni cellulari. Trovate anche 2 pistole semiautomatiche modificate, comprensive di caricatore con cartucce, 3 pistole revolver comprensive di cartucce, di cui una con matricola abrasa e una modificata, e circa 200 munizioni di vario calibro per arma corta. L’uomo non presenta dichiarazione dei redditi dal 2006.
Per via delle armi scoperte, Cozzolino è stato arrestato per detenzione abusiva di armi clandestine e ricettazione. L’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato trasferito nella casa circondariale di Poggioreale.
Sono in corso ulteriori approfondimenti e analisi di tipo balistico sulle armi sequestrate e sulla documentazione di interesse investigativo reperita nel corso delle perquisizioni.
sabato, 18 Marzo 2023 - 16:33
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