Comune di Napoli, Nino Simeone lascia i deluchiani: si avvicina a Manfredi e al Pd. «Il sindaco argine a ingerenze arroganti»

Nino Simeone
di Gianmaria Roberti

Addio al gruppo deluchiano, di cui era presidente in consiglio comunale, per passare al misto. Ma «rimanendo vicino a questa maggioranza e soprattutto al Sindaco Gaetano Manfredi». Sposta equilibri politici la decisione di Nino Simeone, 2.500 voti alle ultime comunali napoletane, fino ad oggi capogruppo di Napoli Libera. Ma l’approdo al gruppo misto sembra un tappa intermedia, per Simeone, presidente della commissione Trasporti, Infrastrutture e Lavori Pubblici. Il consigliere è dato in avvicinamento al Pd, dopo aver sostenuto Elly Schlein alle primarie, pur non avendo la tessera dem.

Il sostegno alla futura segretaria del Pd, del resto, ha sancito la rottura con l’area di De Luca, schierata con lo sconfitto Bonaccini. Una scelta frutto di un progressivo logoramento nei rapporti. Simeone – 7.600 preferenze alle regionali 2020 nella lista De Luca Presidente – è stato fino a 6 mesi fa consigliere del governatore campano, nelle materie del Trasporto pubblico locale di linea e non di linea. Ma adesso si cambia, e la svolta schiude scenari inediti, anche per la Regione. La vittoria di Schlein, come noto, complica i piani di De Luca per il terzo mandato. Un nodo da sciogliere, comunque, anche sul piano dello Statuto regionale. Nel centrosinistra, intanto, cresce il peso politico di Manfredi. Il sindaco di Napoli è ormai, a tutti gli effetti, un player, nella partita per Palazzo Santa Lucia. I contorni della strategia non sono ancora definiti. Fra 2 anni, l’ex rettore potrebbe aspirare a candidarsi in prima persona. Oppure, recitare un ruolo da king maker, se scendessero in campo altri, come l’ex presidente della Camera, Roberto Fico.

In queste dinamiche, politici come Simeone, col loro seguito elettorale, non sono marginali. «La coerenza – spiega una nota di Simeone – è una virtù che consiste nell’agire seguendo le proprie idee con forza e determinazione. È una perfetta sincronia tra ciò in cui crediamo e ciò che facciamo. Per questo motivo ho deciso di lasciare la carica di capogruppo consiliare di “Napoli Libera”; perché questa lista civica non rappresenta più, per il sottoscritto, quel progetto politico identitario, riformista e democratico, che insieme a centinaia di amici e compagni (che ho coinvolto direttamente e indirettamente nella formazione delle liste alle ultime elezioni amministrative) abbiamo contribuito a rendere più rappresentativo politicamente e soprattutto elettoralmente in tutte e dieci le Municipalità».

Nel congedarsi da Napoli Libera – costola della civica deluchiana Campania Libera – il consigliere tesse l’elogio di Manfredi, «che sta avendo il merito di difendere la nostra città dalle silenziose ingerenze e dall’arroganza di quanti, anche nelle istituzioni, vivono la città di Napoli come un problema, un ostacolo e non come una risorsa concreta per tutto il Mezzogiorno d’Italia e per il sistema economico e politico italiano». Un messaggio sibillino, che si presta a diverse interpretazioni. «Ad alcuni di questi signori – aggiunge Simeone – ho già detto e non mi stancherò mai di ripeterglielo: che Napoli, viene prima di tutto!». A più di uno fischieranno le orecchie.

mercoledì, 22 Marzo 2023 - 13:41
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