«Dobbiamo riuscire ad essere rete, creare i presupposti perché si diffonda una cultura di legalità del rispetto dell’altro e delle regole». E’ il messaggio che il pubblico ministero Vincenzo Ranieri, in forza alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha lanciato in una scuola di Ercolano durante un confronto sui temi del disagio minorile. Confronto che si è arricchito dei drammatici fatti di cronaca arrivati da Napoli.
Ranieri, infatti, è stato chiamato a commentare l’omicidio del 18enne Francesco Pio Maimone, ammazzato mentre stava mangiando noccioline perché qualcuno ha deciso di regolare i conti di una lite per una scarpa sporcata impugnando una pistola.
«Purtroppo noi scontiamo una serie di mancanze dello Stato, delle famiglie oltre a diseguaglianze sociali, redditi troppo bassi, esclusione sociale. Il problema è multifattoriale», ha spiegato Ranieri parlando agli studenti dell’isituto comprensivo 3 De Curtis Ungaretti. «E’ facile fermarsi all’evento quando purtroppo ci scappa il morto – ha aggiunto – ma noi non abbiamo neanche idea di quante altre situazioni ci siano in cui non c’è il morto ma c’è il ferito, l’accoltellamento, la bottiglia che vola. E questo avviene nei quartieri ‘bene’ di Napoli, figuriamoci nelle cosiddette periferie e negli ambienti più marginalizzati».
Il pm ha poi concluso: «Io penso che l’unica vera speranza sia quella di riuscire a colmare le lacune che abbiamo e che partono dalla scuola che lavora in condizioni difficili per arrivare fino alle diseguaglianze sociali e salariali. Tutti motivi di esclusione sociale che poi sono probabilmente alla base di questi eventi».
Ranieri, al termine dell’incontro che ha visto la partecipazione del sindaco Ciro Buonajuto, degli assessori Carmela Saulino e Lucio Perone, dell’avvocato Ciro de Benedictis, ha donato una maglietta con la scritta ‘Portatore sano di legalità’ alla dirigente scolastica Laura Patrizia Cagnazzo.
mercoledì, 22 Marzo 2023 - 16:04
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