«La morte di Mario Paciolla sia un caso nazionale»: l’appello della madre nel giorno della scoperta della targa a Napoli

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La targa in memoria di Mario Paciolla

«L’omicidio di Mario non è trattato come un caso nazionale. Noi continuiamo a chiedere verità, ma una verità che sia credibile e che non mortifichi le nostre intelligenze». Anna Motta chiede con cali il sipario sulla morte di suo figlio, Mario Paciolla, il cooperante ucciso in Colombia nel luglio 2020. L’appello è stato lanciato nella giornata di ieri durante la cerimonia in cui è stata svelato una targa in memoria del giovane, del quale appunto ieri ricorreva il compleanno, nei giardinetti di via Dell’Erba, nel quartiere Arenella. La targa si va ad aggiungere al murale, qui già realizzato, che raffigura il volto del giovane napoletano.

Nei mesi scorsi la famiglia ha lanciato la piattaforma online marioveritas.org per cercare di raccogliere testimonianze in forma anonime utili a capire cosa è accaduto a Paciolla. «Oggi la città testimonia non solo la vicinanza alla famiglia che si trova ancora al buio e non ha ancora trovato le ragioni per un evento inaccettabile e doloroso – ha sottolineato Laura Lieto, vicesindaco di Napoli – ma è anche il giorno in cui la città ricorda Mario, un giovane napoletano che ha lavorato per la pace in un luogo difficile del mondo e che ha dato la vita in un contesto di guerra. E’ doveroso essere al fianco della famiglia, seguiamo molto da vicino la situazione!».

Alla cerimonia, tra gli altri, hanno partecipato anche la presidente della V Municipalità, Clementina Cozzolino, e Giuseppe Irace, segretario di PER, rete politica promotrice dell’iniziativa, che ha sottolineato come l’apposizione della targa sia strumento «per mantenere vivo il ricordo di Mario e per spronare a fare giustizia» e Desiree Klein, portavoce Articolo21 Campania, che ha annunciato un progetto nelle scuole per tenere viva la memoria di Mario Paciolla.

mercoledì, 29 Marzo 2023 - 08:00
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