Napoli, il patron di Atitech Lettieri assolto dall’accusa di dichiarazioni fraudolente: «Sono sempre stato sereno»

L'imprenditore Gianni Lettieri

Era finito sul banco degli imputati per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, l’imprenditore Gianni Lettieri è stato assolto con formula piena. La sentenza è stata firmata dal Tribunale di Napoli. A renderlo noto è un comunicato proveniente da Lettieri, presidente di Atitech.

Al centro dell’inchiesta, per lavorazioni effettuate negli anni 2011 e 2012, vi era la società SG S.r.l. che forniva servizi di verniciatura ad alcune aziende del settore trasporti e aerospazio, tra cui Alenia, Ansaldo e la stessa Atitech. Le indagini del pool criminalità economica della Procura di Napoli, continua la nota, «riguardavano presunte operazioni soggettivamente inesistenti. I registri fiscali e contabili della SG, società che aveva iniziato a operare per Atitech prima dell’acquisizione da parte di Lettieri, presentavano incongruità e difformità».

«Sono sempre stato sereno – ha detto l’imprenditore Gianni Lettieri, dopo la sentenza – perché non ho mai avuto dubbi sulla condotta cristallina di Atitech e dei miei collaboratori che avevano rapporti con la società incriminata. D’altra parte la mia responsabilità, in qualità di legale rappresentante, si limitava alla firma delle dichiarazioni IVA ma, come si è dimostrato in fase dibattimentale, l’operato del management di Atitech è stato ineccepibile». Lettieri, che in passato si è anche candidato sindaco di Napoli non venendo eletto, è stato difeso dall’avvocato Francesco Picca.

Quella stabilita oggi è la seconda sentenza di assoluzione che Lettieri incassa nel giro di pochi mesi. L’imprenditore era stato trascinato a processo anche dalla magistratura milanese per il crac di Novaceta Spa, poi diventata BembergCell, storica azienda di Magenta, nel milanese, leader nella produzione di filo acetato in Italia e nel mondo. Anche in questo caso Lettieri ha sempre respinto ogni addebito, ottenendo ragione in sede di Appello. In primo grado, infatti, Lettieri fu condannato ma nel settembre dello scorso anno i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno ribaltato la sentenza di colpevolezza (furono stabiliti 4 anni e 4 mesi di reclusione a fronte dei 9 anni di reclusione proposti dalla procura) e hanno assolto l’imprenditore. Anche la procura generale aveva chiesto l’assoluzione. Lettieri aveva cercato di rilanciare Novaceta, salvo poi vendere le proprie quote.

giovedì, 30 Marzo 2023 - 18:36
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