Trump imputato, tra le accuse l’aver pagato per coprire relazioni con ex pornostar e coniglietta di Playboy | Il punto

Donald Trump
Trump durante la campagna elettorale

Trump è tornato a casa, ma non intende abbassare la testa. E dal palco di Mar-a-Lago in Florida, quando ormai l’udienza è conclusa, arringa la folla: «Vogliono interferire nel voto usando la giustizia, ma non lo permetteremo».

Donald Trump è sotto accusa. Ieri è comparso in Tribunale per la formale incriminazione. Gli contestano 34 capi d’accusa di falsificazione di libri contabili. Sono reati che prevedono un massimo di 4 anni di carcere per ciascuna accusa.

In particolare sotto i riflettori della procura ci sono vengono tre pagamenti in nero che Trump avrebbe effettuato per mettere a tacere informazioni dannose per la sua campagna elettorale del 2016: le informazioni dannose riguarderebbero relazioni che il Tycoon avrebbe intrattenuto. Centrale in questo contesto è il pagamento da 130mila dollari in favore della pornoattrice Stormy Daniels, che avrebbe dovuto tacere su una sua passata relazione con l’ex presidente. Il pagamento non fu fatto direttamente da Trump ma dall’ex avvocato e faccendiere di Trump Michael Cohen, già condannato. Divenuto presidente, Trump secondo l’accusa avrebbe poi rimborsato Cohen – ed è qui che scatterebbe il reato di frode -, facendo passare i pagamenti come “spese legali” fittizie.

Un altro pagamento riguarda un ex portiere della Trump Tower che voleva rivelare l’esistenza di un figlio illegittimo del tycoon, avuto da una relazione extraconiugale: a lui andarono 30mila dollari. Il tramite dei soldi – secondo l’accusa – fu il tabloid National Inquirer. E sempre lo stesso giornale avrebbe effettuato un altro pagamento, da 150mila dollari, all’ex modella di Playboy Karen McDougal, che voleva vendere la sua storia su una passata relazione con Trump. Il Tabloid acquisì i diritti di pubblicazione della storia pagando l’ex coniglietta di Playboy ma non la pubblicò mai, evitando così lo scandalo.

«Non possiamo normalizzare e non normalizzeremo una condotta criminale», ha detto il procuratore di Manhattan, illustrando alla stampa le accuse. Trump dovrà nuovamente presentarsi di persona in tribunale il prossimo 4 dicembre. L’inizio del processo è previsto nel 2024, in piena campagna elettorale.

mercoledì, 5 Aprile 2023 - 10:57
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