Novara, pallavolista morta a Istanbul: il giallo dell’ultima telefonata e quel video dell’hotel che la riprende inquieta


Le immagini catturate dalle telecamere dell’hotel di Istanbul e i dati custoditi nel telefonino cellulare: la verità sulle ultime ore di vita di Julia Ituma, la pallavolista 18enne trovata senza vita all’alba all’esterno di un hotel di Istanbul dopo una caduta dal sesto piano, passa di qui. La polizia turca ritiene che Ituma, giocatrice dell’Igor Novara, si sia suicidata. I filmati dell’albergo la riprendono mentre vaga in un corridoio d’hotel, a tarda notte. Poi si vede Julia che si siede, con il cellulare in mano.

Era inquieta, qualcosa la tormentava. Ma cosa? Ulteriori risposte potrebbero arrivare dall’analisi del cellulare della 18enne che la polizia turca ha già acquisito.

Julia, nata da genitori nigeriani a Milano, dove ancora studiava in un liceo, era alla prima stagione a Novara dopo essere uscita dal Club Italia, con cui aveva conquistato tanti successi, tra i quali l’oro mondiale under 20 nel 2021, e nel 2022 quello europeo con l’Under 19 e ancora l’oro alle Olimpiadi giovanili. «Aveva i numeri per fare un percorso di eccellenza. Vedevo in lei le stesse qualità che avevo visto in Paola Egonu. Morire a 18 anni è una cosa contro natura», dice commosso il dt del Club Italia, Marco Mencarelli.

Commovente il messaggio di Stella Nervini, oggi in forza a Chieri, che ha giocato con Ituma dal 2020 al 2022 e domenica sera avrebbe dovuto incontrarla nuovamente per la prima gara dei quarti di finale dei playoff di campionato. «Ti rivedrò in ogni salto, di quelli che ti lasciano a bocca aperta, ti rivedrò in ogni boato dopo una schiacciata, ti vedrò sempre accanto a me in ricezione, mamma mia che disastro la tua ricezione. Ti rivedrò in ogni film visto insieme. Ti rivedrò nel tuo album preferito dei Thegiornalisti, proprio quello che io odiavo. Eri la mia spina nel fianco e sempre lo sarai», ha scritto Stella.

E ancora: «Chi ti conosce e ci conosce sa quanto fosse controverso il nostro rapporto: amore e odio, due forze in continuo conflitto unite da un profondo rispetto – continua la lettera -. Chi ti conosce davvero sa che anima fragile tu fossi, quanto bisogno d’amore si celasse dietro ai tuoi gesti, alle tue parole forti, alle tue forme di arroganza. Non potrò mai ringraziarti abbastanza per esserti fidata di me, per avermi permesso di conoscere la vera Titu e per essere stata una delle persone più genuine che io abbia mai incontrato. Non ti dirò di volare alto nel cielo, quello lo facevi già quaggiù. Spero solo che tu possa trovare quella pace e quella serenità che qua non hai trovato. Proteggici, mia cara amica, giocherai sempre al mio fianco. La tua spina nel fianco. Stella».

giovedì, 13 Aprile 2023 - 21:52
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