Caso Giletti, Mentana apre a mediazione con Cairo: «Affronteremo in tv le questioni scottanti, a La7 nessuna censura»


«Sul caso Giletti continuo a pensare che queste crisi si superano solo con la chiarezza». Con un post su Facebook, Enrico Mentana interviene sulla vicenda dello stop a Non è l’Arena. «So che Giletti – scrive il direttore del Tg La7 – non informò l’editore Cairo né della foto fantasma fattagli intravedere da Baiardo, né della conseguente convocazione dai pm fiorentini».

Mentana si riferisce a quanto dichiarato da Giletti, all’indomani della sospensione del suo programma. Secondo alcune testate, il conduttore sarebbe stato sentito dalla procura fiorentina come persona informata sui fatti, il 19 dicembre e il 23 febbraio. Agli inquirenti avrebbe parlato di una presunta foto, risalente agli anni ’90, che ritrarrebbe Silvio Berlusconi insieme al generale dei carabinieri Francesco Delfino e a Giuseppe Graviano. L’immagine gli sarebbe stata mostrata da lontano da Salvatore Baiardo, il favoreggiatore dei Graviano, più volte ospite nella trasmissione di Giletti.

Il 27 marzo scorso, su ordine della Dda di Firenze, è stato eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di Baiardo, finalizzato a trovare quella foto «ove esistente». Lo scatto non è stato però trovato. Lo stesso Baiardo ne avrebbe negato l’esistenza, quando è stato interrogato sempre a marzo. Insomma, è un giallo, nella tradizione dei misteri italiani. Anche perché alcuni rumors legano la storia alla cancellazione di Non è l’Arena.

«È nelle prerogative di un editore – sostiene Mentana – sospendere un programma, ma forse Urbano Cairo non poteva immaginare che sarebbero poi emersi tutti questi elementi, che rischiano di dare allo stop di Non è l’arena un segno diverso». Mentana sembra aprire a una mediazione: «Massimo Giletti è ancora sotto contratto, e la domenica resta libera. E allora per domenica prossima stiamo pensando a una trasmissione che affronti tutte le questioni più scottanti emersi attorno a questa vicenda, adeguata testimonianza del fatto che da noi non si nasconde nulla, soprattutto quando si parla di mafia. E chissà che poi…».

lunedì, 17 Aprile 2023 - 22:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA