Vertenza magistrati onorari, spiragli da una sentenza: «Giudice di pace lavoratore equiparabile a toga ordinaria»

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Una sentenza che potrebbe dare un segnale di cambiamento, nell’annosa vertenza dei magistrati onorari, in lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Secondo la Consulta della magistratura onoraria, infatti, il Tribunale del lavoro di Bologna ha stabilito che «il giudice di pace è un lavoratore subordinato comparabile al magistrato ordinario».

La sentenza pronunciata il 18 aprile ha dichiarato il diritto di un giudice di pace , che non svolge più le sue funzioni per raggiungimento dei limiti di età, «di percepire un trattamento economico corrispondente a quello previsto per il magistrato ordinario con funzioni giurisdizionali nei limiti della prescrizione quinquennale». E ha condannato il Ministero della Giustizia «al conseguente risarcimento del danno – spiega la Consulta, che riunisce diverse associazioni di categoria – per le differenze retributive e per l’illegittima reiterazione dei rapporti a tempo determinato, oltre che interessi di legge».

Il giudice del lavoro, su ricorso presentato dall’avvocato Lorenzo Cingolani del foro di Bologna, «in modo limpido e lineare ha riconosciuto nella sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea contro il governo Italiano le fondamentali premesse per inquadrare il Giudice di pace come lavoratore subordinato comparabile al magistrato ordinario di Tribunale». La novità giunge «nella stessa giornata in cui la Commissione Europea ha notificato al Governo italiano il parere motivato – afferma la nota della Consulta della magistratura onoraria – nell’ambito della procedura di infrazione per l’abuso di precariato nella P.a., fa ben sperare in un cambio di passo per tutta la magistratura onoraria che vive ormai in una condizione di perenne assenza di tutele nonostante i deboli rimedi che i vari Governi hanno apportato nel tentativo di mettere a tacere l’intera vicenda».

giovedì, 20 Aprile 2023 - 23:39
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