Omicidio Ugo Russo, il gip dice ‘no’ all’integrazione dell’incidente probatorio: via alla requisitoria, carabiniere imputato


Il processo con rito abbreviato a carico di un carabiniere per l’omicidio del 14enne Ugo Russo si discuterà sulla scorta degli elementi già depositati: il giudice per le indagini preliminari Tommaso Perrella del Tribunale di Napoli ha respinto la richiesta della procura, avanzata nel corso della scorsa udienza, di integrare l’incidente probatorio con un supplemento alla perizia balistica. Si torna in aula il 23 maggio per la discussione.

Il carabiniere imputato è accusato di omicidio volontario: la notte del 29 febbraio del 2020, bella zona di Santa Lucia a Napoli, il militare dell’Arma – libero dal servizio – era fermo in macchina con un’amica, quando Ugo Russo – giunto sul posto in sella a uno scooter guidato da un’altra persona – si avvicinò al lato conducente e puntò un’arma al carabiniere intimando di consegnare l’orologio di valore che aveva il polso.

Il carabiniere, però, reagì e sparò. Secondo la procura, il militare dell’Arma sparò anche mentre Russo era in fuga e proprio l’ultimo colpo sarebbe stato fatale al 14enne. Ugo Russo, si scoprì poi, era sì armato, ma la pistola era una ‘scacciacani’.

sabato, 29 Aprile 2023 - 17:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA