Scontri nello stadio di Udine per la festa scudetto, 5 arresti: presi 4 friulani e un napoletano


Per gli incidenti al termine di Udinese-Napoli scattano cinque arresti, quattro tifosi residenti in Friuli e uno a Napoli. La svolta nelle indagini arriva a 48 ore dall’aggressione degli ultrà dell’Udinese a inermi adulti e ragazzini, che stavano pacificamente festeggiando lo scudetto del Napoli.

Oggi la polizia ha eseguito i provvedimenti in applicazione della norma che prevede l’arresto in flagranza differita, a condizione che si tratti di gravi tipi di reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Gli indagati sono stati individuati dall’analisi dei filmati, girati con tanti telefoni cellulari e dalle 400 telecamere ad alta definizione installate al Dacia Arena. Sono state arrestate due persone a Udine, e poi a Pordenone, Gorizia, Napoli. Ai due udinesi è contestato anche il reato di resistenza. Le indagini adesso continuano, per l’individuazione degli altri responsabili.

A fine gara 15 persone sono state ferite – sei delle quali ricoverate – ma nessuna di queste per i colpi sferrati con le cinghie e altri strumenti, bensì per la calca scatenatasi dopo l’invasione di campo degli ultras bianconeri o anche per semplici cadute, ad esempio saltando sul campo dagli spalti. Gli agenti della Digos di Udine hanno effettuato un giro di perquisizioni, e subito dopo – acquisito il materiale – sono stati eseguiti gli arresti. Dopo il triplice fischio finale dell’ arbitro, le tifoserie in Curva Nord (Udinese) e Curva Sud (Napoli) hanno rispettato l’indicazione di restare sugli spalti senza invadere il campo. A scendere nel rettangolo, sono stati gli spettatori di settori come Distinti e Tribune. Subito dopo sono partite le aggressioni.

sabato, 6 Maggio 2023 - 21:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA