Il Napoli continua a vincere: lavoro, umiltà e rivalsa i segreti di questo successo | L’intervento

di Giovanni Bellerè, avvocato

Era la fine di luglio dello scorso anno quando, colto dalla voglia di capire personalmente quale fosse il clima all’interno della squadra del Napoli, che decisi di prenotare in Abruzzo un week and per assistere, insieme alla mia famiglia e a mio suocero tifosissimo come me, agli ultimi giorni di preparazione degli azzurri a Castel di Sangro. La decisione maturò in me allorquando durante il ritiro in Trentino, senza Insigne, Mertens, Koulibaly e Fabian Ruiz , da un lato assistevo alle feroci critiche a De Laurentiis per il mercato condotto e dall’altro all’euforia sui social dei giornalisti Georgiani e Coreani per il passaggio di Kvaratskhelia e Kim al Napoli.

Un tale, dal cognome impronunciabile al pari di Kvaraskelia, Dachi Tsurtsumia giornalista di Tblisi, mi scrisse “ voi napoletani non avete la minima idea di chi avete acquistato, ve ne renderete conto solo a campionato iniziato e per voi Insigne sarà solo un ricordo. Mai profezia fu più azzeccata di questa.


Arrivato sul campo di allenamento di Castel di Sangro la cosa che mi colpì, oltre alla meticolosità di Spalletti nel far ripetere cento volte gli schemi, fu vedere l’umiltà nel modo di porsi dei nuovi e la voglia dell’intera squadra di dimostrare a tutti, scettici e compositori di griglie varie, la loro forza.
Dissi a mio suocero “don Alfonso”, grande estimatore di don Aurelio, quest’anno è l’anno giusto e lui mi rispose lo penso anche io spero solo di poterlo vedere, purtroppo ci ha lasciati a gennaio dopo aver lottato per tre anni contro un cancro.


A distanza di un anno la storia di questo campionato ci ha dato ragione, il segreto di questo scudetto? Oltre il lavoro, che a differenza dei delitti prima o tardi ripaga sempre, è stata la voglia di rivalsa dei giocatori alle critiche ricevute e soprattutto ai due campionati che ci sono stati rubati con destrezza. Infine concludendo, sia i criticoni interni e sia la carta stampata del Nord non hanno capito che quest’anno oltre che 22 umili e forti calciatori in campo scendevano 14 “ambasciatori” consapevoli di giocare e vincere non solo per Napoli e loro stessi ma anche per i loro rispettivi paesi che oggi sono in festa con noi.

lunedì, 8 Maggio 2023 - 15:35
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