Napoli, si fece tatuare il soprannome del clan: nuovo arresto per 29enne dei De Micco, accusato di tentata estorsione


La scritta ‘Bodo’, soprannome del clan De Micco, se la fece tatuare sul fianco destro a suggellare l’appartenenza e la fedeltà alla cosca attiva nel quartiere Ponticelli, alla periferia est di Napoli. Antonio Nocerino, quella fedeltà, la sta pagando a suon di arresti e carcere.

Il 29enne, conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di ‘Brodino’, è stato arrestato dalla Polizia con le accuse di tentata estorsione aggravata dalla matrice camorristica e rapina ai danni di un imprenditore della zona di Ponticelli. Le ipotesi di reato sono state fermate in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Secondo quanto contestato, Nocerino è accusato di aver cercato di estorcere 30mila euro a un imprenditore. La vittima, oltre a subire il danneggiamento della propria attività commerciale, è stata altresì costretta a chiudere l’attività.

Nocerino era finito in carcere nel 2014, in occasione di una delle prime operazioni di peso a carico dei De Micco. In quel contesto emerse la ‘moda’ diffusa tra diversi affiliati al clan di farsi tatuare il soprannome ‘Bodo’ sul corpo. Nocerino all’epoca aveva 18 anni: rispondeva di associazione di stampo mafioso. E’ stato in carcere fino allo scorso anno.

martedì, 16 Maggio 2023 - 19:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA