Famiglia ferita durante una ‘stesa’ a Sant’Anastasia, 19enne fermato. Ricostruito il movente del raid


C’è una persona in manette per il raid armato in piazza a Sant’Anastasia nel quale sono rimasti feriti, per errore, padre, madre e la figlia di 10 anni. I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti del 19enne Emanuele Civita.

Il provvedimento, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, reca in calce i reati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso con un’altra persona, reati aggravati dalla matrice camorristica. Civita e il complice, che è in via di identificazione, hanno raggiunto piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo in sella a uno scooter, dapprima hanno ostentato un revoler e un mitra, poi in un secondo passaggio hanno aperto il fuoco.

Almeno dieci i colpi esplosi, noncuranti che in piazza ci fossero molti ragazzi e famiglie. Dei proiettili hanno colpito madre, padre e figlia (residenti a Volla) che stavano mangiando un gelato all’esterno di un bar che insiste nella piazzetta. Il papà, di 43 anni, è stato colpito a una mano, la mamma (di 35 anni) all’addome e la piccola alla testa. Illeso un altro figlio della coppia, un bimbo di 6 anni. La piccola è stata sottoposta a due interventi chirurgici all’ospedale Santobono per l’estrazione dell’ogiva, e dove è ricoverata in prognosi riservata in rianimazione per almeno 72 ore, sotto stretto controllo sanitario. La mamma, invece, ha avuto una ferita superficiale all’addome ed è ricoverata al Cardarelli di Napoli, dove resterà in osservazione per le prossime 48 ore.

Le indagini dei carabinieri sono scattate subito. I militari hanno sentito diversi testimoni e acquisito le immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona, grazie alle quali sono riusciti a risalire al 19enne, che al momento della perquisizione domiciliare era assente, ma si è poi consegnato agli uomini dell’Arma. Secondo quanto accertato dai carabinieri, Civita e il complice erano stati allontanati poco prima, per aver litigato con altri ragazzi, dai gestori di un bar a chiosco che si trova di fronte a quello dove la famiglia era andata a prendere un gelato. Un affronto che doveva essere vendicato, evidentemente. Per questo sono tornati in sella a uno scooter, armati di un revolver e di un mitra, e hanno aperto il fuoco.

mercoledì, 24 Maggio 2023 - 21:04
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