Manovra stipendi, il Tribunale federale nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus: solo un’ammenda per il club bianconero. La Juve rinuncia ai ricorsi. Con la chiusura dei procedimenti sportivi, la classifica di Serie A resta invariata, con la Juventus penalizzata di 10 punti. Stralciata la posizione di Andrea Agnelli. L’ex presidente della Juve non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato. Per la società, la multa ammonta a 718mila euro; 47mila euro a Fabio Paratici, 35mila a Pavel Nedved, 32mila a Federico Cherubini, 18,5mila a Cesare Gabasio, 15mila a Paolo Morganti, 11,75mila a Giovanni Manna e 10mila a Stefano Braghin.
Condizione per il patteggiamento della Juventus, è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte Federale dello scorso 22 maggio (che ha inflitto la penalizzazione di 10 punti per le plusvalenze) e della decisione del Collegio di Garanzia del Coni dello scorso 20 aprile (sul -15). Quest’ultimo processo sportivo riguardava la doppia manovra stipendi, nelle stagioni 2019/20 e 2020/21, il filone agenti e i rapporti di partnership con altri club.
La sentenza di oggi è arrivata dopo la lettura delle motivazioni del Tfn sul -10 alla Juventus nel caso plusvalenze. Una penalizzazione che per i giudici «si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza». Nelle motivazioni viene anche svelato il metodo seguito dal Tfn per quantificare la sanzione irrogata al netto dello ‘sconto’ di 5 punti deciso dopo l’accoglimento del ricorso da parte del Collegio di Garanzia: 4 punti per l’inibizione di 30 mesi inflitta a Paratici, 3 punti per i 24 mesi ad Agnelli, 2 punti per i 24 mesi a Maurizio Arrivabene, 1 punto per i 16 mesi a Cherubini.
La notizia del patteggiamento sta scatenando malumori e polemiche, a partire dai social. Ma dopo il consiglio federale, si mostra soddisfatto il presidente della Figc, Gabriele Gravina: «C’è un momento per la verifica, l’accertamento e i giudizi, ma c’è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggior serenità, il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, auspicabile e condiviso ed è il risultato più bello del calcio italiano per trovare un momento di serenità».
Sorride ovviamente la Juventus, che in virtù del settimo posto nell’attuale classifica a una sola giornata dal termine del campionato, potrebbe cavarsela con l’esclusione da Conference League o Europa League solo per la prossima stagione. In un comunicato il club, «pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive», accoglie positivamente la definizione di tutti i processi sportivi che «consente infatti alla società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi». E il patteggiamento fa volare il club bianconero a Piazza Affari: il titolo guadagna il 7% a 0,31 euro.
martedì, 30 Maggio 2023 - 17:11
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