L’accusa è di aver inflitto calci, pugni ed umiliazioni a stranieri o senzatetto, tutte persone portate negli uffici per l’identificazione, costrette a subire la violenza dei poliziotti. Questa mattina personale della Polizia di Stato di Verona ha eseguito una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale scaligero a carico di un ispettore e quattro agenti della questura veronese per presunti atti di violenza avvenuti nel periodo ricompreso tra il luglio 2022 e il marzo 2023, nei confronti di persone sottoposte, a vario titolo, alla loro custodia.
In uno dei casi agli atti dell’indagine, due poliziotti sono accusati non solo di aver picchiato una persona sottoposta a fermo di identificazione, ma anche di averla costretto a urinare nella stanza fermati. Il gip sottolinea che gli stessi indagati l’hanno poi spinta in un angolo facendola cadere a terra e usandola «come uno straccio per pulire il pavimento».
In un altro episodio un agente avrebbe sferrato uno schiaffo al volo di uno dei fermati, così «vigoroso – si legge nell’ordinanza – da fargli perdere i sensi per alcuni minuti». «Stai zitto, altrimenti entro dentro e vedi cosa ti faccio» sarebbe una delle frasi con cui gli agenti si rivolgevano ai fermati. In alcuni casi, poi, oltre alle botte e agli insulti razzisti, gli agenti avrebbero usato lo spray al peperoncino.
«Ti spruzzo nel c…o» avrebbe minacciato l’ispettore arrestato davanti ai colleghi. «I soprusi, le vessazioni e le prevaricazioni poste in essere dagli indagati risultano aver coinvolto, in misura pressocché esclusiva – scrive il gip, Livia Magri -, soggetti di nazionalità straniera, senza fissa dimora, ovvero affetti da gravi dipendenze da alcol o stupefacenti, dunque soggetti particolarmente ‘deboli’».
martedì, 6 Giugno 2023 - 22:23
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