Gestione Covid a Bergamo, archiviazione per Conte e Speranza. Mancata Zona Rossa: ecco le motivazioni del Tribunale


Gestione della prima ondata Covid in provincia di Bergamo, il Tribunale dei Ministri ha archiviato la posizione dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. È stata accolta, dopo una camera di consiglio oggi, la richiesta della Procura di Brescia. Conte e Speranza erano accusati di omicidio colposo ed epidemia colposa. Scrivono i giudici nel provvedimento: «Agli atti manca del tutto la prova che le 57 persone indicate nell’imputazione, che sarebbero decedute per la mancata estensione della zona rossa, rientrino tra le 4148 morti in eccesso che non ci sarebbero state se non ci fosse stata la zona rossa».

In 29 pagine il Tribunale ha demolito la parte principale dell’indagine dei pm di Bergamo i quali, nel ritenere Conte e Speranza tra i responsabili di tante morti – anche per la mancata applicazione del piano pandemico sebbene mai aggiornato – si sono avvalsi di una maxi consulenza firmata da Andrea Crisanti, microbiologo e docente universitario, oggi deputato del Pd. «Il prof. Crisanti – si legge in un passagio della decisione – ha compiuto uno studio teorico ma non è stato in grado di rispondere circa il nesso causale tra la mancata attivazione della zona rossa e la morte di persone determinate».

In sostanza, per i giudici manca la prova che l’istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro avrebbe potuto evitare le vittime, ed era «irragionevole» che venisse attivata immediatamente per via dei diritti costituzionali da «valutare e contemperare». E poi il nesso di causalità tra decessi e l’assenza di una misura per isolare i due comuni è «una mera ipotesi teorica sfornita del ben che minimo riscontro».

Così come è impensabile ritenere che, benché del 2006, il piano pandemico fosse adeguato per affrontare la situazione di emergenza che era «di assoluta novità» e che di giorno in giorno mutava presentando un quadro sempre più allarmante. Ora al Tribunale dei Ministri toccherà valutare le posizioni degli altri indagati in concorso con Conte e Speranza, tra cui il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l’ex assessore Giulio Gallera.

mercoledì, 7 Giugno 2023 - 23:08
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