Duplice omicidio a Sant’Antimo, quei ritratti di famiglie felici: le vittime, cognati, avevano entrambi 2 figli. Ucciso prima lui


I figli in primo piano. Ritratti di famiglie felici. E poi messaggi pieni d’amore per i rispettivi compagni di vita. Viste da lontano, attraverso la lente dei social, le storie di Luigi Cammisa, 29 anni, e Maria Brigida Pesacane, 24 anni, sono le storie di due giovani innamorati delle rispettive famiglie.

Tutte le notizie sul duplice omicidio di Sant’Antimo

Maria Brigida neppure aveva un profilo tutto suo, ma lo condivideva col marito Alfonso: erano un tutt’uno da circa 8 anni, e la loro unione aveva regalato loro due figli, un femmina e un maschio. Due figli li aveva anche Luigi Cammisa, operaio edile sposato con Anna, che di Alfonso è la sorella. A lui la vita aveva regalato due maschietti, uno di 7 anni e l’altro di due anni. Un collage di foto della famiglia in spiaggia felice è la foto copertina del profilo di Anna Caiazzo, che adesso si ritrova vedova e il padre in galera. Sì, perché Raffaele Caiazzo – 44 anni – questa mattina ha ucciso il genero e la nuora, Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane: si era convinto che i due avessero una relazione clandestina.

Il primo a morire – secondo la ricostruzione sin qui operata dai carabinieri della compagnia di Giugliano – sarebbe stato Luigi Cammisa, sorpreso mentre si trovava in piazza Sant’Antimo. Il 29enne avrebbe tentato di difendersi. Il suo omicidio si sarebbe consumato intorno alle 6.30, mentre il 29enne si stava recando a lavoro. Dopo aver sparato al genero, Caiazzo si sarebbe spostato in via Caruso al civico 7 laddove vive il figlio Alfonso con la moglie Maria Brigida. Alfonso Caiazzo non era in casa, c’era invece Maria Brigida che ha aperto al suocero non sapendo quale sorte la stesse aspettando. Pochi istanti e anche la 24enne ha trovato la morte.

giovedì, 8 Giugno 2023 - 15:54
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