Oggi è toccato alla madre del piccolo Manuel. Elena Uccello, maestra d’asilo di 29 anni, è stata ascoltata dai pm titolari dell’inchiesta sul drammatico incidente di Casal Palocco nel quale è rimasto ucciso il bimbo di appena 5 anni, mentre sua madre Elena e sua sorella Aurora sono rimasti feriti.
Sentita come testimone, la donna ha ricostruito quei terribili minuti che hanno distrutto la sua famiglia. Parallelamente si stanno effettuando una serie di verifiche sui cellulari delle cinque persone presenti sul Suv al fine di individuare eventuali foto, video ma anche chat utili alle indagini. La Procura potrebbe affidare, inoltre, una consulenza per accertare a che velocità stesse viaggiando la Lamborghini al momento dello scontro, scontro a causa del quale – come certificato dall’autopsia che si è svolta sabato – ha causato la morte di Manuel.
Intanto la procura ha disposto un esame di secondo livello per stabilire quanto tempo prima dell’incidente di Casal Palocco, il giovane youtuber 20enne, ha assunto cannabinoidi e in quale quantità. Obiettivo è cristallizzare la posizione dell’indagato su questo aspetto dopo che nel suo sangue sono state individuate tracce di sostanze stupefacenti. Matteo Di Pietro è indagato, per ora a piede libero, per i reati di omicidio stradale e lesioni. Di Pietro non è stato ancora ascoltato dai magistrati.
Per un ulteriore passo avanti formale non è escluso che gli inquirenti stiano attendendo i risultati della consulenza disposta sul cellulare del giovane e su quelli delle persone che erano con lui sul Suv Lamborghini il 14 giugno scorso. Per chi indaga, dalle verifiche sui device potrebbero arrivare risposte importanti sulle comunicazioni intercorse tra il gruppo di youtuber sia nelle fasi precedenti che in quelle successive al tragico impatto. Chat e video che potrebbero finire negli atti dell’indagine così come il materiale acquisito nel corso di una serie di perquisizioni effettuate nei giorni scorsi nelle abitazioni dell’indagato e dei suoi amici e nella sede della società Theborderline riconducibile al collettivo delle ‘performance folli’ seguite online da oltre 600 mila follower.
Proprio l’altro giorno il gruppo di youtuber ha deciso di chiudere l’attività anche se i vecchi video sono ancora accessibili sulla piattaforma. In un filmato postato sui social i Theborderline ha espresso alla famiglia del piccolo Manuel il «massimo, sincero e più profondo dolore». «Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita – si afferma nel breve video -, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel».

Contestualmente YouTube ha rimosso tutti gli annunci legati a TheBordeline: «Siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci dal canale The Borderline in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator a seguito di comportamenti dannosi per la community di YouTube. Ogni creator di YouTube dovrebbe rimanere responsabile sia all’interno che all’esterno della piattaforma. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità».
martedì, 20 Giugno 2023 - 17:25
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