Napoli, gang di 12enni “stile Gomorra” terrorizza il Vomero. Presidente Municipalità: «Genitori denunciano solo su social»

di Gianmaria Roberti

Un gang di 12enni a Napoli sta terrorizzando i coetanei, da settimane. Ma i genitori delle vittime denunciano le aggressioni solo sui social, e mai alla polizia. Accade nella municipalità Vomero Arenella. A raccontare la vicenda è la presidente della Quinta Municipalità, Clementina Cozzolino. Da lei arriva un elogio alla prima denuncia al commissariato Vomero, dopo tante lamentele delle famiglie, rimaste però confinate sui social. L’ultima vittima avrebbe anche identificato la gang di aggressori, attraverso alcune foto su Tiktok. Si tratterebbe di quattro ragazzini, dei quali uno di origine straniera. Non si sa se siano gli autori di tutti gli assalti degli ultimi periodi.

«Mercoledì 5 luglio, ore 20.00 in via Luca Giordano, un ragazzino di 12 anni – scrive Cozzolino su Facebook- passeggia con un amico, improvvisamente gli arriva uno schiaffo dietro al collo, si gira e vede un gruppo di ragazzini, poi viene colpito nuovamente in petto con un calcio e sul viso con un pugno».


L’autore dell’aggressione «è un ragazzino di poco più di 12 anni che in branco, gira per le strade e per puro divertimento aggredisce e intimidisce , con metodi alla gomorra, chiunque incontrano». «Per fortuna – sottolinea Cozzolino- è stata presentata denuncia alla polizia di Stato e per questo ringrazio il ragazzo e i suoi genitori per il coraggio per la fiducia riposta nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni.
Non è scontato».

Infatti, «un confronto con la dirigente del commissariato polizia di stato vomero è emerso che non risultano denunce di episodi similari seppure da settimane sui social girano comunicazioni di aggressioni a carico di minori a via Ruoppolo e nelle strade antistanti il Parco Mascagna».

Per questo la presidente della Municipalità vuole «sensibilizzare i ragazzi e i loro genitori e chiunque assista o venga a conoscenza di atti di violenza a rivolgersi alle forze dell’ordine per presentare denuncia e/o a parlarne con le istituzioni territoriali perché solo così il territorio verrà realmente attenzionato e solo così ci sarà la possibilità di individuare i soggetti che compiono azioni violente». La massima di Cozzolino: «La rete sociale è fondamentale per contrastare la violenza e la microcriminalità». E qualche denuncia in più, ovviamente.

sabato, 8 Luglio 2023 - 21:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA