Lui e lei, giovanissimi. Sono accanto alla macchina sulla quale devono salire. Prima di entrare succede qualcosa, litigano. Lui alza le mani. Le da una sberla così forte che la ragazza perde l’equilibrio, la testa le rimbalza quasi a contatto con il tettuccio della macchina. Lui insiste, arriva un secondo ceffone. Siamo a Napoli, in via Orazio nel quartiere Posillipo. Qualcuno riprende da lontano la scena con il telefonino, girando un video che finisce sul web e arriva pure al deputato Francesco Emilio Borrelli. Immagini che fanno male.
Lei sale in macchina, lui fa il giro e raggiunge il lato del conducente, quindi si infila in macchina. Pochi istanti e si vedono arrivare di corsa due uomini, raggiunti poi da un uomo e una donna. Si avvicinano al lato conducente, urlano. Hanno assistito alla scena dell’aggressione da lontano, urlano contro il giovane, uno cerca di aprire lo sportello. Il giovane scende, loro lo affrontano. La ragazza picchiata resta in macchina. Ma alla fine i ragazzi intervenuti contro il violento vanno via perché l’aggressore reagisce in maniera ancora più violenta costringendo i giovani a desistere.
«Abbiamo inoltrato le immagini alle forze dell’ordine – spiega Borrelli – affinché quel vile aggressore venga identificato, denunciato e punito severamente. Chi usa la violenza è un essere ignobile, chi lo fa su una donna, su colei che dovrebbe essere la propria compagna di vita, ci disgusta».
«Certe episodi non devono più restare impuniti – conclude il deputato – e non devono, soprattutto, passare inosservati: troppe donne sono state vittime di un amore malato e per fermare le violenze e i femminicidi serve oltre che una riforma penale anche quella culturale».
giovedì, 13 Luglio 2023 - 14:35
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