Napoli, ‘Venere degli stracci’ in fiamme: 32enne resta in carcere. Ecco le iniziative per raccogliere i soldi per una nuova opera


Simone Isaia, il 32enne accusato di avere dato fuoco, distruggendola, la ‘Venere degli stracci’, resta in carcere. Il giudice per le indagini preliminari Ambra Cerabona del Tribunale di Napoli ha convalidato il fermo emesso dalla procura di Napoli e ha disposto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di incendio doloso e distruzione di un bene culturale di rilevante importanza.

A Isaia gli agenti della Mobile di Napoli e del commissariato Decumani sono risaliti con indagini lampo grazie alla immagini delle telecamere di video-sorveglianza. C’è infatti un filmato di 3 minuti che riprende la scena, ma anche quanto è accaduto subito dopo, ossia l’allontanamento del responsabile dal luogo del delitto. Analizzando questi frame, è stato possibile ricavare e isolare l’immagine del volto del sospettato: questa immagine è stata poi riconosciuta da alcuni operatori del terzo settore che hanno identificato in Simone Isaia la corrispondenza con il frame.

Ma chi è Simone Isaia? Si tratta di un 32enne, originario di Casalnuovo. I genitori sono lavoratori, lui ha una sorella. Ma Simone, senza lavoro, ha condotto una vita ‘sbandata’. E’ stato molto tempo in giro, ha vissuto in diverse città. Si appoggia ai centri di accoglienza. E proprio in un centro di accoglienza in via Marina è stato fermato dalla polizia: aveva in tasca 5 accendini. Un accendino sarebbe stato usato anche per appiccare il rogo che ha distrutto l’opera del maestro Michelangelo Pistoletto.

Il Comune è già impegnato per consentire una nuova realizzazione de ‘La Venere degli Stracci’. Il sindaco Gaetano Manfredi aveva annunciato la necessità di una raccolta fondi: occorrono 130mila euro per realizzare nuovamente l’opera, ma il Comune punta ad arrivare a 200mila euro così da avere i fondi necessari per il trasporto, per la vigilanza e la sicurezza della stessa. Sarà l’associazione L’Altra Napoli onlus di Ernesto Albanese, con la collaborazione di Antonio Lucidi (presidente Sanitansamble) ad occuparsene concretamente.

Contestualmente anche altri enti si sono mossi per contribuire: il Teatro San Carlo organizzerà una serata speciale per la raccolta fondi dedicati alla ricostruzione della Venere: appuntamento il 29 luglio con uno spettacolo di danza “Balanchine/ Petipa” con il Balletto e l’Orchestra del San Carlo. Anche il presidente degli industriali napoletani Costanzo Jannotti Pecci (per ora a titolo personale), il presidente della camera di commercio Ciro Fiola, la Confapi Napoli si sono fatti avanti per contribuire. Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto e Giuseppe Valletti, presidente di Ariu (associazione recuperatori indumenti usati) si sono messi a disposizione per fornire il materiale tessile necessario.

venerdì, 14 Luglio 2023 - 16:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA