Gli ingredienti per il ‘caso’ dell’estate ci sono tutti. La procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, ha aperto un’inchiesta dove si intrecciano le storie di vip, politici e azioni di ‘spionaggio’.
Una la persona indagata: si tratta di un ufficiale della Guardia di finanza in servizio alla Procura nazionale antimafia. L’esponente delle Fiamme gialle avrebbe effettuato una notevole mole di accessi abusivi alla banca dati delle Sos, le segnalazioni di operazioni “sospette” che partono dalle banche e finiscono agli inquirenti.
A far partire le indagini fu la denuncia presentata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, lo scorso ottobre. Una decisione presa in seguito alla divulgazione di dati che lo riguardavano. Ad aprile, il fascicolo è stato inviato a Perugia per “valutazioni di competenza”. Su coordinamento della Procura del capoluogo umbro, il nucleo di polizia valutaria della Finanza ha sentito numerose persone e molto materiale è stato acquisito. La trasmissione degli atti a Perugia è avvenuta per il possibile coinvolgimento di magistrati in servizio a Roma.
Il finanziere era ‘in forza’ alla Direzione nazionale antimafia, dove non lavora più ed è indagato per accesso abusivo a sistemi informatici. Il militare ha ammesso gli accessi, rivendicando però la correttezza del suo operato, e dicendo che si trattava di una pratica abituale. «Gli accertamenti – rende noto il procuratore Cantone – vengono svolti con la piena collaborazione e in totale sintonia con il procuratore nazionale antimafia che aveva, già prima dell’avvio delle indagini, provveduto a riorganizzare radicalmente il servizio Sos».
Nel corso del 2020 la pubblicazione su diversi quotidiani di Sos che riguardavano personaggi politici di primo livello avevano destato sospetti. Su diversi quotidiani erano finite notizie relative a personaggi di primo piano, come Matteo Renzi, Giuseppe Conte e Rocco Casalino. Poi, nell’autunno scorso, il quotidiano Domani ha pubblicato un articolo sui guadagni percepiti tra il 2018 e il 2021 dal ministro Crosetto, il quale ha presentato un esposto per la divulgazione di dati che lo riguardavano. Ma tra gli oltre cento accessi abusivi alla banca dati dell’antiriciclaggio, ce ne sarebbe anche uno fatto inserendo il nome dell’ex campione Francesco Totti.
L’ex capitano della Roma finì, a gennaio scorso, al centro di una vicenda, pubblicata su alcuni quotidiani, legata ad una segnalazione inserita nel sistema Sos del database della Guardia di Finanza su tre bonifici, considerati “sospetti” dall’Autorità dell’Antiriciclaggio. L’ipotesi dei pm è che venivano scaricati, senza autorizzazione, i dati di operazioni e conti correnti di centinaia di personaggi noti. Ad ogni modo, nessuna delle persone ricercate nel database risulta essere indagata.
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giovedì, 3 Agosto 2023 - 18:58
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