Un appello allo Stato per «andare via dal Parco Verde»: «Aiutateci a cambiare città per dare un futuro ai nostri figli, per strapparli dalle grinfie della pedofilia, della prostituzione e della criminalità». Sono le parole dei genitori di una delle due bambine violentate dal branco nel Parco Verde di Caivano.
Un grido di allarme lanciato attraverso il loro legale, l’avvocato Angelo Pisani, che suggerisce al Governo la possibilità di estendere alle vittime di abusivi la normativa già prevista per i pentiti di mafia: «Le istituzioni preposte potrebbero adottare la stessa norma che tutela i pentiti di mafia, ai quali viene data l’opportunità di farsi una nuova vita con un nuovo nome, un nuovo lavoro e una nuova casa», dice Pisani.
I due genitori vogliono lasciare il Parco Verde allo scopo di riprendere la figlia che, su disposizione del Tribunale per i minorenni di Napoli, è stata allontanata dal nucleo familiare e affidata a una casa famiglia. Anche la cuginetta, pure lei vittima di abusi, è ora in una casa famiglia. Le due piccole, che hanno 10 e 12 anni, possono vedere i familiari in un ambiente protetto e sotto il controllo di uno psicologo. «A distanza di dieci anni dal caso di Fortuna Loffredo – sottolinea Pisani – nulla è cambiato nel Parco Verde. Anche i miei assistiti vogliono seguire la stessa strada di Mimma (la mamma di Fortuna) che ora vive altrove, lontano da questo inferno. Lo Stato che aiuta i pentiti di camorra a maggior ragione dovrebbe farlo per aiutare i bambini che in queste periferie degradate rischiano addirittura la vita, com’è accaduto proprio a Fortuna».
Il riferimento è alla bambina che nove anni fa fu uccisa dall’uomo che la sottoponeva ad abusi sessuali, ai quali la piccola vittima si era ribellata. Per l’avvocato Pisani, «la vera salvezza giunge quando si allontanano i bambini dal pericolo insieme con l’intero nucleo familiare, per non togliere alle piccole vittime degli abusi anche l’affetto della famiglia». Sul fronte investigativo il riserbo delle due Procure coinvolte, quella dei Minorenni di Napoli e quella di Napoli Nord, è massimo. Nelle denunce presentate due mesi fa è stato puntato il dito contro un branco che sarebbe composto da un 19enne e da 4-5 minorenni. Tra i sospettati ci sarebbero anche due figli di altrettanti ras dello spaccio. Adesso sono in corso accertamenti per stabilire la verità e un contributo importante alle indagini potrebbe giungere dall’analisi dei cellulari sequestrati alle persone coinvolte.
Domani, intanto, a Caivano si terrà una manifestazione indetta dai comitati cittadini, al Parco Verde, per mostrare sostegno e solidarietà alle piccole vittime dello stupro. L’appuntamento è alle ore 18 presso la parrocchia di San Paolo Apostolo, guidata da don Maurizio Patriciello. Quindi in corteo fino al capannone dove sarebbero avvenuti i i fatti. “Il Parco Verde di Caivano è tristemente noto per efferati fatti di cronaca, ma quanto accaduto va oltre ogni immaginazione e i colpevoli di queste violenze devono pagare fino all’ultimo per quanto commesso. Hanno distrutto la vita di due giovanissime ragazze. Per questi criminali non ci sia alcuna attenuante. In un momento così difficile bisogna mostrare piena solidarietà alle vittime, per questo sarò presente alla manifestazione di martedì 29 agosto, alle ore 18, voluta dai comitati cittadini», ha commentato il deputato dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che sarà presente alla manifestazione.
lunedì, 28 Agosto 2023 - 17:12
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