Si ferma senza arrivare in un’aula di Tribunale l’inchiesta penale sugli appalti Covid che aveva colpito il direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Portici Antonio Limone e altre 15 persone.
Il giudice per le indagini preliminari Fabrizio Finamore del Tribunale di Napoli ha disposto l’archiviazione per tutti gli indagati accogliendo la richiesta arrivata a fine ottobre dagli stessi inquirenti. I reati per i quali si procedeva erano di turbativa d’asta, peculato, falso materiale e ideologico. Le indagini avevano riguardato, in particolare, l’esecuzione dei tamponi per la rilevazione del Coronavirus e i rapporti tra l’Istituto Zooprofilattico, che fa capo alla Regione, e il centro privato di polidiagnostica specialistica Ames di Casalnuovo.
Il periodo di riferimento era quello della prima emergenza Covid. Ma, all’esito di tre anni di indagini, il pubblico ministero Simone de Roxas ha fatto un passo indietro ritenendo che alla luce degli elementi raccolti un eventuale esito processuale sarebbe stato di assoluzione per «insussistenza del fatto di reato».
«I numerosi accessi effettuati dai militari presso gli uffici dell’Istituto hanno visto sempre la piena collaborazione dei dirigenti e di tutti i dipendenti dell’Istituto – ha voluto sottolineare Limone in una nota – che, nonostante le indagini in corso, hanno garantito, con grande professionalità e abnegazione, attività eccezionali e straordinarie in un momento di grave emergenza epidemiologica mondiale».
giovedì, 16 Novembre 2023 - 17:40
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