Tutti a processo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord, accogliendo la richiesta della procura, ha disposto il giudizio immediato di due ragazzi per lo stupro ai danni di due cuginette, che all’epoca dei fatti avevano 10 e 12 anni, avvenuto a Caivano in provincia di Napoli. Si va, dunque, direttamente a processo, bypassando la fase dell’udienza preliminare: per i due 19enni Pasquale Mosca e Giuseppe Varriale, a cui nei mesi scorsi sono stati concessi gli arresti domiciliari in due diverse località del nord Italia, appuntamento in aula il 2 aprile dinanzi ai giudici del Tribunale di Napoli Nord.
E il processo è stato già disposto anche per altri sette ragazzini che all’epoca dei fatti erano tutti minorenni: dovranno comparire in aula il prossimo 28 marzo. Sono accusati, a vario titolo, di reiterati abusi sessuali, anche di gruppo. Alcuni anche di avere filmato le violenze, realizzando video pedopornografici, e di avere intimorito le due bambine dicendo loro che i video sarebbero stati inviati via chat al fratello di una delle due. Tutti gli imputati hanno la possibilità di scegliere se essere processati con il rito abbreviato, formula che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena.
A puntare l’indice contro il branco sono state le due bambine, dopo che la storia è venuta a galla. A scoprire gli abusi era stato il fratello di una delle due bimbe, il quale aveva informato la mamma. Da qui è arrivata la denuncia e in poco tempo è stato svelato l’orrore. Gli abusi si sono consumati in una ex isola ecologica di via Necoropoli, zona abbandonata e poi divenuta oggetto di riqualificazione da parte del Governo che – a seguito del clamore suscitato dallo stupro delle bimbe – ha deciso di investire su Caivano. Proprio ieri, è stato annunciato che l’ex isola ecologica diventerà un’area verde con giardini, un campo di basket e giochi per l’infanzia.
A processo non dovranno deporre le due bambine, le cui testimonianze sono state raccolte e blindate con lo strumento dell’incidente probatorio svoltosi il 19 e il 22 gennaio. Le due vittime alcuni mesi fa sono state allontanate dai rispettivi nuclei familiari.
martedì, 20 Febbraio 2024 - 20:01
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