Un percorso professionale «vasto e completo», caratterizzato da «una pluralità di esperienze giudiziarie che spaziano dal settore civile a quello penale, sempre nella funzione giudicante», esperienze tra le quali spicca «l’eccezionale esperienza» di capo dell’ispettorato generale presso il ministero della Giustizia».
Maria Rosaria Covelli, in magistratura dal 1983, ha convinto con la forza della sua professionalità il plenum del Consiglio superiore della magistratura nell’ambito della procedura di assegnazione dell’incarico di presidente della Corte d’Appello di Napoli. Il plenum l’ha preferita, a maggioranza, ad altri due candidati: per lei hanno votato in 18; cinque preferenze sono state espresse per Eugenio Forgillo, presidente di sezione della Corte d’Appello e attualmente presidente facente funzioni della Corte d’Appello; sette voti sono andati a Paolo Sordi, attuale presidente del Tribunale di Frosinone. Covelli prende così il posto lasciato vacante nel gennaio 2023 da Giuseppe de Carolis di Prossedì, andato in pensione.
Covelli ha mosso i primi passi come giudice a Milano, poi ha proseguito la carriera a Roma sino a diventare presidente del Tribunale di Viterbo nel 2016 (fino al 2021). Tre anni fa è stata collocata fuori dal ruolo organico della magistratura perché ha assunto l’incarico di capo dell’ispettorato generale presso il ministero della Giustizia. Un incarico nel quale Covelli si è distinta, come annotato nella relazione poi valutata dal Csm. «In tale ruolo apicale ha svolto un’importante attività di complessiva riorganizzazione dell’ufficio dell’ispettorato generale attraverso la periodica fissazione di riunioni sia con i magistrati che con i dirigenti e direttori ispettori – si legge . Ha, inoltre, coordinato l’attività degli ispettori, curato l’istituzione, anche in sinergia con il dirigente amministrativo dell’Ispettorato, di gruppi e tavoli di lavoro, in svariati settori, la programmazione e la realizzazione di un nuovo modello ispettivo e ha dato impulso a un deciso incremento dell’informatizzazione delle attività dell’Ispettorato».
Covelli, sempre in questo ruolo, «ha provveduto alla riorganizzazione del sito web dell’Ispettorato; alla progettazione e alla realizzazione di una banca dati delle buone prassi adottate dagli uffici giudiziari, rilevate attraverso le ispezioni; al coordinamento della predisposizione di “prontuari” relativi alle spese di missione e all’attività ispettiva». «In veste di capo équipe, poi, ha svolto importanti attività ispettive relativamente a uffici giudiziari molto complessi (Catania, Venezia, Roma) e ha avuto modo di approfondire la competenza in materia ordinamentale».
martedì, 26 Marzo 2024 - 19:46
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