Europee, Meloni annuncia la candidatura. Opposizioni all’attacco della premier


Il dado è tratto: Giorgia Meloni annuncia la sua candidatura alle elezioni Europee, l’8 e 9 giugno prossimi, per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali. La scelta è comunicata dal palco della conferenza programmatica del partito, “L’Italia cambia l’Europa”, a Pescara. «Sono pronta a scendere in campo per questa competizione europea, a metterci la faccia e a confrontarmi, come sempre, con il giudizio del popolo italiano».La premier invita gli elettori a scrivere direttamente sulla scheda «il mio nome di battesimo». Un’indicazione dovuta al fatto che «la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me continua a chiamarmi semplicemente Giorgia. Per me è una cosa estremamente importante e preziosa. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamato pesciarola, fruttivendola, borgatara… Quello che non hanno mai capito è che io sarò sempre estremamente fiera di essere una persona del popolo». L’annuncio tanto atteso arriva al termine di un discorso di 73 minuti in cui Meloni sostiene: «Possiamo portare anche in Europa il modello italiano, e sarebbe una vera e propria rivoluzione. Vogliamo fare esattamente quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022: creare una maggioranza che metta insieme le forze di centrodestra e mandare finalmente all’opposizione la sinistra anche in Europa».

Leggi anche / L’autonomia differenziata passa al Senato, Salvini esulta e Meloni è già al lavoro sul premierato | Lo scenario

Ecco quindi la decisione di «scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali. Lo faccio perché a questo percorso europeo ho dedicato molto impegno in questi anni, e perché voglio chiedere agli italiani se sono soddisfatti del lavoro che stiamo facendo in Italia e in Europa». Il messaggio: «Votando FdI si voterà per dare ancora più forza al nostro governo e all’Italia in Europa, e lo faccio perché mi sono sempre considerata un soldato e i soldati quando devono non esitano a schierarsi in prima linea».

Immediate le reazioni dell’opposizione. «La presidente del Consiglio si divide tra palazzo Chigi e la propaganda di TeleMeloni e ha perso il contatto con la realtà» attacca la segretaria del Pd Elly Schlein, a sua volta candidata alle Euroopee. Meloni l’ha tirata in causa, nel discorso alla kermesse di Pescara. Schlein incassa l’affondo ironico della premier sullo scarso supporto del Pd alla sua leadership («Siccome non sono la segretaria del Pd, sono sicura che il partito mi darà una mano») e rilancia sui contenuti. Cita «la sanità pubblica e le infinite liste d’attesa che si allungano per i suoi tagli», i «salari bassi, la precarietà, la sicurezza sul lavoro di fronte a 1041 morti nel 2023» e vede una premier «nel paese delle meraviglie» che «seppellisce i problemi sotto un fiume di retorica»”.

Il leader del M5S, Giuseppe Conte, invece rilancia uno degli slogan della premier, “Con Giorgia L’Italia cambia l’Europa” e commenta sarcastico: «Per una volta la premier ha ragione. Le abbiamo lasciato un’Italia che riportava a casa 209 miliardi del Pnrr per infrastrutture, investimenti, sanità. Nemmeno il tempo di arrivare a Bruxelles da premier, ha dato l’ok a un accordo con tagli da 13 miliardi l’anno che colpiranno le tasche degli italiani, i servizi, la sanità, le scuole con un’onda di austerità. Da ‘patriota’ a Re Mida al contrario: quel che tocca distrugge. Fermiamola!».

Per Carlo Calenda, leader di Azione, «la discesa in campo della presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista, cambiano completamente lo scenario» e impongono di «rispondere a questa sfida mettendosi direttamente in gioco». Pertanto lo stesso Calenda ed Elena Bonetti si candideranno in tutte le circoscrizioni.

Matteo Renzi dice: «Giorgia Meloni chiede di votarla per le Europee ma sa perfettamente che non andrà al Parlamento Europeo. A lei non interessa contare davvero in Europa: le serve contarsi in Italia. Non è una statista, è un’influencer».

Da Avs, Angelo Bonelli pone una tema di copertura mediatica: «Mentre a noi sono riservati pochi secondi, quando capita, alla presidente del consiglio Giorgia Meloni sono consentite dirette TV anche quando parla da leader di Fratelli d’Italia come oggi, e come già successe alla festa di Atreju: alla faccia della par condicio, questa é TeleMeloni. Reclamiamo un intervento dell’Osce durante tutta la campagna elettorale».

domenica, 28 Aprile 2024 - 23:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA