Certezze, per ora, non ve ne sono. Le verifiche tecniche sono in corso. C’è un sospetto, forte. Ma per tirare una linea netta all’inchiesta sulla morte di Cristina Frazzica, la 30enne in kayak travolta e uccisa da una imbarcazione sopraggiunta a tutta velocità nel mare di Posillipo (a Napoli), bisognerà attendere. L’attenzione della Capitaneria di Porto e della procura è concentrata sull’imbarcazione di un avvocato penalista, la stessa imbarcazione e lo stesso avvocato che hanno prestato soccorso al sopravvissuto della tragedia, il 34enne Vincenzo Carmine Leone, penalista pure lui.
Domenica pomeriggio nello specchio d’acqua davanti a Villa Rosebery, Leone – dopo essere finito in acqua ed essere riemerso – aveva notato l’imbarcazione in lontananza e aveva provato a richiamarne l’attenzione sbracciandosi e urlando. Qualcuno degli ospiti a bordo (sette persone in tutto), lo ha notato e in pochi minuti l’imbarcazione ha virato verso di lui, lo ha fatto salire a bordo e ha chiamato la Capitaneria chiedendo soccorsi per recuperare il corpo di Cristina Frazzica che nell’impatto ha perso la vita. Con il passare delle ore e con l’avanzare delle indagini che hanno portato al sequestro di diverse imbarcazioni aventi caratteristiche simili a quelle descritte da Leone che s’è trovato praticamente addosso il natante prima di lanciarsi in acqua, si è fatta larga l’ipotesi che proprio l’imbarcazione del soccorritore potesse essere la responsabile dell’incidente.
Il penalista alla guida è stato ascoltato. «Io e i miei sei ospiti non abbiamo avvertito alcun impatto. Uno dei miei ospiti ha visto a poppa un ragazzo sbracciarsi e siamo tornati indietro per soccorrerlo. Lui ha detto che la ragazza era stata investita da una barca velocissima ed eravamo convinti che non fosse la mia. Più di soccorrerlo e dare l’allarme non potevamo fare», ha detto l’avvocato all’Ansa. L’avvocato è indagato, come atto dovuto, essendoci verifiche in corso sulla sua imbarcazione.
Un inciso: il nome dell’avvocato indagato è stato rilanciato da numerosi organi di stampa. Non lo riproporremo, non in questa fase, e questo per la semplice ragione che al momento non v’è certezza della dinamica dell’incidente e le verifiche sono ancora in corso.
mercoledì, 12 Giugno 2024 - 14:47
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