C’è chi doveva partire per il viaggio di nozze. Chi aveva faticosamente messo da parte i soldi per le vacanze. Ma nessuno ha visto un biglietto. Soprattutto nessuno, dopo aver saldato, ha mai più visto la titolare dell’agenzia di viaggi che si era fatto carico di realizzare i sogni di vacanza dei suoi clienti. Arriva da Mola di Bari l’ennesima storia di vacanze truffa con artefice il gestore di un’agenzia di viaggi. I riflettori sono puntati su Olimpia D.P. e sulla sua “I viaggi di Olly”, che da giorni risulta chiusa.
Qui, davanti a questa saracinesca, esplode la rabbia di chi ha versato caparre o saldato importi per vacanze e viaggi di nozze. Francesco, pensionato, aveva pagato mille euro per una crociera di otto giorno e sette notti da fare insieme a un amico, che a sua volta aveva versato analoga somma. Risparmi di pensionati, sfumati nel nulla. Ci sono poi tre donne che sarebbero dovute partire per una crociera a novembre: «Un primo acconto lo abbiamo versato a marzo – hanno raccontato ai microfoni de “La Vita in diretta” su Rai1 -. Poi ad agosto ci ha richiamate dicendo che bisognava fare un’integrazione. I soldi li ha voluti in contanti perché il Pos non funzionava».
A quel punto le donne hanno preteso il codice prenotazione. Quando hanno controllato, si sono accorte che la prenotazione era stata effettuata lo stesso giorno del pagamento avvenuto ad agosto e inoltre l’acconto versato alla società di crociera risultava essere una minima parte di quella data alla titolare dell’agenzia di viaggi. Le persone truffate sarebbero almeno una sessantina. Alcune hanno scoperto dell’inganno in aeroporto: famiglie con bambini pronte a partire che si sono rese conto che non c’era alcuna prenotazione.
giovedì, 12 Settembre 2024 - 20:00
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