Napoli, investita e uccisa mentre attraversa sulle strisce pedonali: aveva accompagnato i figli a scuola

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Valeria Vertaglio, travolta e uccisa mentre attraversava sulle strisce pedonali

Quando li ha accompagnati a scuola e li ha salutati, non poteva immaginare che non avrebbe più riabbracciato i suoi bambini. Non poteva immaginare che quei due bambini dovranno convincere con l’assenza ingombrante della loro mamma. A Napoli una donna di 42 anni, Valeria Vertaglio, è stata investita e uccisa da una macchina guidata da un giovane di 22 anni. L’incidente mortale si è verificato questo mattina in via Alessandro Volta, all’altezza del parcheggio Brin: Valeria proveniva dal plesso scolastico che si trova sul lato del Ponte della Maddalena, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali e si trovava nella corsia centrale, quella preferenziale, quando una Fiat Panda l’ha centrata in pieno, sbalzandola per una decina di metri. «Ho assistito alla scena, è stato uno strazio», ha detto una passante. Alla guida della Fiat Panda che ha travolto la 42enne c’era un 22enne che si è immediatamente fermato. Sotto choc, il giovane è stato condotto all’ospedale Pellegrini, dove sarà anche sottoposto agli esami per verificare l’eventuale assunzione di droga e alcool. Per Valeria, invece, non c’è stato niente da fare: è morta sul colpo a causa della gravità delle ferite riportate.

In lutto il quartiere Sant’Erasmo dove Valeria abitava ed era benvoluta. La donna era anche impegnata in chiesa, aveva insegnato catechismo.

A Napoli si tratta del 21esimo incidente stradale mortale dall’inizio dell’anno. Solo pochi giorni fa, nella notte tra sabato e domenica, a Furogrotta è stato investito e ucciso il 74enne Antonio Di Napoli, detto “tonino o spigaiuol”, venditore ambulante di spighe nella zona. Di Napoli – che abitava nel quartiere di Soccavo, stava attraversando la strada in via Cupa Cinthia quando, a pochi passi dal centro commerciale Azzurro, è stato investito da un 31enne alla guida di una macchina. Il 31enne si è fermato e ha prestato soccorso, ma per Antonio Di Napoli non c’è stato niente da fare.

Sulla scia di sangue sulle strade, è intervenuto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri per il quale sarebbe utile «aumentare il minimo di pena», insieme con una dotazione di uomini e mezzi (telecamere e rilevatori di targhe) più imponente. «Noi interveniamo – ha detto Gratteri a margine di una conferenza stampa indetta per illustrare una vasta operazione antidroga dei carabinieri a Caivano – un minuto dopo che il fatto è accaduto» ma «servono più vigili urbani sul territorio e più strumentazione, ci vorrebbero anche più telecamere, più di quanto è stato annunciato». «L’inasprimento della pena non è una soluzione se non aumenti il minimo della pena – ha sottolineato il procuratore -. Il carcere dura poco per queste persone, un mese, forse due, poi vanno ai domiciliari». Anche aumentare il numero delle sanzioni amministrative può essere utile secondo il procuratore di Napoli per fronteggiare il triste fenomeno degli incidenti stradali che a Napoli sta assumendo proporzioni preoccupanti.

Profondo cordoglio e preoccupazione sono stati espressi dal presidente della Commissione lavoro e giovani, Luigi Musto, e dal consigliere della Municipalità 4, Roberto Sarno, a seguito del tragico incidente avvenuto questa mattina in Via Marina, all’altezza del parcheggio Brin, in cui una madre ha perso la vita dopo aver accompagnato i figli a scuola. Musto e Sarno hanno sottolineato l’urgenza di interventi per la sicurezza stradale nella zona. «La perdita di una vita in queste circostanze è un dolore profondo che colpisce tutta la comunità. Non è più accettabile che continuino a verificarsi incidenti mortali in un’area così frequentata, soprattutto vicino a scuole ed edifici pubblici – ha dichiarato il consigliere Luigi Musto (Manfredi sindaco) -. Dobbiamo fare in modo che episodi simili non accadano più. È necessario effettuare un sopralluogo immediato e adottare misure che garantiscano maggiore sicurezza per pedoni e automobilisti, in particolare nelle corsie preferenziali, spesso scenario di gravi incidenti come quello di oggi». Anche Roberto Sarno ha espresso il proprio dolore per la tragica scomparsa, aggiungendo: «Sto lavorando da mesi per migliorare la sicurezza stradale lungo questa tratta, consapevole dei rischi elevati per chi la attraversa. Quest’ultimo incidente, che ha spezzato la vita di una madre, conferma l’urgenza di mettere in atto strumenti preventivi per evitare simili tragedie. È fondamentale intervenire per proteggere i cittadini».

martedì, 1 Ottobre 2024 - 12:39
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