Castellammare, carabinieri in presidio dinanzi a scuola teatro dell’aggressione a docente. Don Imperato: «Basta violenza»


La dirigente scolastica Donatella Ambrosio è preoccupata. L’aggressione avvenuta giovedì mattina nella scuola media “Catello Salvati”, a Castellammare di Stabia (in provincia di Napoli), ai danni di una docente di sostegno è una ferita aperta. Trenta persone sono coinvolte da un “assalto” che solo per via del tempestivo intervento dei carabinieri non ha avuto conseguenze peggiori di quelle registrate. La dirigente scolastica teme in un colpo di coda di quella violenza brutale e così ha chiesto ai carabinieri di assicurare una presidio fisso all’istituto scolastico.

Domattina, lunedì 18 novembre, una gazzella dei carabinieri sarà all’ingresso della scuola media di Scanzano, per prevenire tensioni in occasione della ripresa delle lezioni. La docente aggredita non ci sarà, è ufficialmente in malattia. Ha riportato un traumo cranico a causa dei colpi ricevuti. Il padre, invece, è ancora in ospedale: ha rimediato la frattura di un polso nel tenativo di difendere la figlia e dovrà essere operato.

Sulle cause dell’aggressione c’è tutta una storia che i carabinieri stanno cercando di approfondire. Ci sono genitori che accusano la docente di sostegno di avere avuti comportamenti inopportuni con alcuni alcuni alunni, ma con il passare delle ore si fa anche largo il sospetto che l’accusa mossa alla docente sia stata “costruita” ad arte per vendicarsi in realtà del fatto che la docente possa aver ripreso un alunno per comportamenti non consoni. La storia va approfondita, i carbinieri non si sbilanciano. Sono in corso indagini sui telefoni cellulari della docente e di alcuni alunni. Nessuna traccia di video compromettenti, ipotesi di cui alcuni genitori avevano parlato agli investigatori. All’attenzione di chi indaga c’è poi il clima di avversione cresciuto negli ultimi giorni intorno all’insegnante di sostegno, che aveva scoperto un ragazzino di 12 anni a fumare nei bagni provocando un provvedimento di sospensione nei suoi confronti. La docente aveva subito ad agosto l’hackeraggio dei profili social, e ricevuto negli ultimi giorni minacce di morte via chat.

La preside in queste ore ha nuovamente esortato alla calma: «Io non difendo né accuso nessuno, ci sono indagini che faranno chiarezza. Ma condanno fermamente la violenza, che a scuola non deve entrare mai». Analogo l’appello di don Catello Imperato, parroco di Scanzano, all’omelia della messa domenicale: «Basta con la rabbia e la violenza, serve un tempo di pace e di misericordia», dice, condannando «la giustizia fai da te». «Chiediamo perdono – sottolinea – quando abbiamo agito in questo modo. Chiediamoci se la fretta di agire sui social non sia dettata dalla paura dell’altro, mentre l’attesa avrebbe portato a una giustizia più vera».

Intanto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha chiamato il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, garantendo «interventi tempestivi per ristabilire la serenità e assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche». Domani è atteso alla scuola mesia Salvati anche l’arrivo degli ispettori inviati dall’Ufficio scolastico regionale.

domenica, 17 Novembre 2024 - 20:16
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