Droga e telefoni a detenuti del carcere di S. Maria Capua Vetere, arrestato agente della penitenziaria: aveva addosso hashish

Santa Maria Capua Vetere Carcere
Il carcere di Santa Maria Capua Vetere

Su di lui c’era già qualche sospetto, poi la perquisizione effettuata quando ha preso servizio non ha lasciato più dubbi. Lo scorso 19 dicembre un agente della polizia penitenziaria, in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di avere posto nella disponibilità di alcuni detenuti della prigione una “quantità di sostanza stupefacente e apparati di telefonia mobile”.

Personale del Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria unitamente al personale del Reparto di polizia penitenziaria della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere gli ha trovato addosso 11 panetti di hashish per un peso complessivo di un chilo. A seguito del rinvenimento della droga, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione nella macchina dell’agente: nel portabagagli c’erano 27 panetti di hashish per un peso complessivo di circa due chili (2.437,8 grammi). Una brutta storia per la quale, lo scorso 8 gennaio, i giudici del Tribunale del Riesame di Napoli hanno confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip all’esito della convalida del fermo.

Dalle indagini – si legge in una nota stampa a firma del procuratore di Santa Maria Capua Vetere Pierpaolo Bruni – è emerso che l’agente, nei mesi precedenti all’arresto, avrebbe pattuito «plurimi accordi correttivi con detenuti o congiunti dei detenuti, in forza dei quali si impegnava ad introdurre in carcere hashish e cocaina, nonché telefoni cellulari, in cambio di somme di denaro».

mercoledì, 15 Gennaio 2025 - 10:43
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