Napoli, l’Ordine degli avvocati scrive al ministro Nordio: «Negato deposito atti in udienza da diversi giudici»

Foreste Carmine
L'avvocato Carmine Foreste

Più di un avvocato si è lamentato, investendo delle proprie doglianze il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli: nel corso di udienze dibattimentali «diversi giudici dei circondari del distretto della Corte di Appello di Napoli hanno negato il deposito in udienza di atti di parte in forma cartacea». Così il presidente del Coa Carmine Foreste ha preso carta e penna ed ha trasmesso una nota per stigmatizzare gli episodi al ministro della Giustizia, al Consiglio nazionale forense, alla Corte d’Appello e al Procuratore generale presso la corte d’Appello di Napoli, al Tribunale e ai presidenti dei Coa italiani.

«Abbiamo deliberato che il deposito di atti, memorie o documenti difensivi è sempre ammesso anche in forma cartacea (c.d. analogica) nel corso delle udienze in camera di consiglio e dibattimentali. Qualsiasi provvedimento che escludesse tale fondamentale facoltà – ha confermato il presidente del Foro napoletano, Foreste – si porrebbe in netto contrasto con il chiaro dettato legislativo, nonché con le norme tecniche emanate dal Dgsia (provvedimenti dell’11 luglio 2023 e dell’8 gennaio 2025), determinando una gravissima lesione del diritto di difesa, tutelato nella sua inviolabilità in ogni stato e grado del procedimento».

venerdì, 17 Gennaio 2025 - 14:57
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