L’azzurro Napoli che scorreva nel sangue e il fuoco del giornalismo che alimentava il motore delle sua vita. Fabio Postiglione, giornalista professionista di 44 anni, è morto in un tragico incidente stradale a Milano, dove viveva da qualche anno, da quando si è realizzato il sogno di lavorare per il Corriere della Sera. Ieri sera, per cause ancora da accertare, Fabio ha perso il controllo del suo scooter sulla A51 all’altezza di Cologno Sud ed è finito contro il guard rail. Soccorso da personale del 118, è morto dopo il trasporto all’ospedale San Raffaele.
Nato e cresciuto anche professionalmente a Napoli, Fabio era specializzato nel settore della cronaca giudiziaria. Lavorava per il quotidiano “Roma”, quando cominciò a seguire processi e inchieste, occupandosi in modo particolare della criminalità organizzata. E proprio un clan di camorra gli puntò il mirino addosso.
Per un lungo periodo Postiglione è stato bersagliato con minacce e anche frequenti danneggiamenti di scooter e macchina, ma non ha mai indietreggiato né ha mai cercato facile pubblicità per le pressioni subite. Era un lavoratore, Fabio. E non ha mai mollato anche nei periodi bui. Ha acquisito competenza e professionalità, arricchendo il curriculum con il lavoro di agenzia (ha collaborato con l’Agi da Napoli) e la collaborazione con il sito Anteprima24. Poi qualche anno fa è arrivata la svolta. Prima la collaborazione con il Corriere del Mezzogiorno, quindi il grande sogno che si realizza: il contratto con il Corriere della Sera, che lo invia nella redazione lucana per coprire l’evento Matera Capitale della Cultura 2019. Dopo due anni, il trasferimento per il Corsera a Milano e l’ingresso nella redazione di via Solferino. Un sogno che si avvera. E anche lì Fabio non si è mai risparmiato, lanciandosi nel coprire sempre i turni di sera, quelli più “antipatici” per via dell’orario. Proprio da un turno serale alle “Cronache” del Corriere dalla Sera (settore al quale era stato assegnato da poco più di un anno) usciva anche ieri. Alle 22.30 ha lasciato la redazione, è salito in scooter e ha preso la Tangenziale est per raggiungere casa a Cernusco sul Naviglio, dove abitava con la moglie Valentina, anche lei giornalista (per Mediaset).
Fabio e Valentina si erano sposati nel 2019, e insieme stavano costruendo i loro destini professionali. Destini che avevano portato Fabio lontano da Napoli, ma Napoli gli è sempre rimasta nel cuore. A cominciare dalla fede calcistica: Fabio era un tifosissimo del Napoli, non perdeva una partita degli azzurri. Allo stadio c’era sempre. Sia quando il Napoli giocava in casa, sia quando giocava in trasferta. E al Maradona sedeva rigorosamente in curva. Legato alla “maglia” e alla sua famiglia. Fabio sarebbe dovuto rientrare a Napoli tra pochi giorni proprio per motivi familiari. Non ha fatto in tempo. Un maledetto incidente se l’è portato via troppo presto, lasciando in chi gli vuole bene un profondo vuoto e un profondo senso di ingiustizia.
mercoledì, 29 Gennaio 2025 - 11:57
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