Emergenza abitativa, Noi Moderati a Castellammare di Stabia: ecco le ragioni della crisi

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L'incontro di Noi Moderati a Castellammare di Stabia sul tema dell'emergenza abitativa

«L’emergenza abitativa è sempre più un problema sociale, alimentato da tre cause principali. In primo luogo, la regolamentazione dei rapporti tra locatore e proprietario è insufficiente. In secondo luogo, manca una visione politica per attuare i piani regolatori cittadini, rimasti inerti per decenni. Infine, le recenti leggi nazionali, come Salva Casa, non trovano un adeguato collegamento con le amministrazioni locali e le sovrintendenze, che spesso non le recepiscono». Lo ha dichiarato il coordinatore provinciale di Napoli di Noi Moderati Riccardo Guarino, intervenendo al convegno “Emergenza abitativa” che si è tenuto martedì sera (4 febbraio) a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. «Questa situazione – ha aggiunto Guarino – favorisce lo spopolamento e rende difficile l’accesso a una casa per i giovani nuclei familiari. Inoltre, incide negativamente sulla natalità e crea ulteriori problemi per l’economia cittadina. Castellammare rappresenta un chiaro esempio di questa crisi, che purtroppo si riscontra anche a Napoli». Il coordinatore regionale della Campania di Noi Moderati Gigi Casciello ha ricordato le diverse misure varate dal Governo per fronteggiare l’emergenza della denatalità, causata da mancanza di lavoro e impossibilità di acquistare o locare un’abitazione. Interventi «importanti», ha sottolineato Casciello, di un «percorso più ampio» nel quale «c’è ancora tanto da fare».

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Il coordinatore stabiese del partito, il geometra Massimo Santaniello, ha illustrato come in 45 anni si è passati dall’emergenza lavoro a quella abitativa. «Le cause  – ha osservato Santaniello – sono molteplici: la deindustrializzazione; i danni provocati dal terremoto del 23 novembre 1980; la Legge Regionale n. 35/87 il P.U.T.; l’utilizzo di oltre un migliaio di abitazioni per uso uffici, la realizzazione della variante alla S.S. 145 Sorrentina che ha azzerato la zona di espansione urbanistica; l’ingresso dell’euro che in sole 24 ore ha raddoppiato i prezzi degli immobili; la nascita delle strutture extralberghiere e il caro affitti».

Il sociologo Luigi Caramiello si è invece soffermato sull’impatto dell’emergenza del lavoro e dell’emergenza abitativa: «Se manca il lavoro bisogna crearlo, se c’è una richiesta di abitazioni bisogna soddisfarla, se i giovani non hanno prospettiva bisogna creare le condizioni necessarie affinché le giovani coppie possono contrarre il matrimonio e mettere al mondo dei figli. Solo in questo modo il sistema si rimette in equilibrio».

Durante l’incontro, inoltre, ci si è soffermati sulle problematiche del territorio di Castellammare e sulle iniziative necessarie per promuovere lo sviluppo del comune. Tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di puntare sulla costruzione del bacino di carenaggio per ampliare la Fincantieri, riaprire le Antiche Terme e il Parco Idropinico sfruttando i fondi del Pnrr e altre risorse regionali e statali per creare nel breve periodo 3000/4000 posti di lavoro stabili, l’indotto e gli investimenti privati daranno una spinta ulteriore.

giovedì, 6 Febbraio 2025 - 09:17
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