Eleonora e Cinzia, uccise a coltellate dai loro uomini. Una lascia un figlio di un anno e mezzo | Le storie

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Da sinistra Cinzia D'Aries ed Eleonora Guidi, vittime di femminicidio

Eleonora e Cinzia, uccise dagli uomini che avevano scelto come compagni di vita. Uccise entrambe a coltellate in un inizio febbraio inondato dal sangue di giovani donne.

Eleonora Guidi aveva 34 anni ed era madre di un bambino di un anno e mezzo. Sabato scorso, 8 febbraio, il compagno Lorenzo Innocenti si è accanito su di lei con ben 24 coltellate, non lasciandole scampo. Il particolare del numero dei fendenti è emerso dall’autopsia effettuata oggi. La donna sarebbe stata colpita non solo alla schiena, come già emerso, ma anche sul collo e sul petto. Dopo l’esame autoptico la procura ha disposto la restituzione della salma alla famiglia. L’omicidio si è consumato nell’abitazione della coppia, a Rufina, in provincia di Firenze. Versa in condizioni critiche ma stabili, Innocenti: dopo aver ucciso la compagna, il 37enne si è lanciato dal secondo piano dello stabile. È in coma farmacologico in rianimazione a Careggi dove è stato anche operato alla testa. Il pubblico ministero Ornella Galeotti, intanto, ha disposto una serie di accertamenti per cercare di capire cosa abbia spinto Innocenti a scagliarsi contro Eleonora e come fossero i rapporti tra i due: una delle verifiche da espletare riguarda l’analisi dei telefoni cellulari della coppia.

Domani sera nel paese si terrà una fiaccolata in ricordo della 34enne. Nei prossimi giorni, si apprende sempre dal primo cittadino, sarà organizzata una raccolta fondi per il bambino.

Anche Cinzia D’Aries, di 51 anni, è stata uccisa a coltellate. L’ha ammazzata il marito Pietro Quartuccio, 56enne pensionato e invalido civile. Dopo avere accoltellato la donna con più fendenti alla schiena e al petto, Quartuccio ha tentato di togliersi la vita ingerendo dei farmaci. È ora piantonato all’ospedale Maria Vittoria di Torino, in stato di fermo per omicidio. I fatti si sono verificati ieri, domenica 9 febbraio, a Venaria Reale, nel Torinese. A scoprire i corpi sono stati i vigili del fuoco e i carabinieri di Venaria, allertati dalla sorella del 56enne preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con lui.

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lunedì, 10 Febbraio 2025 - 19:54
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