Neonata morta ad Acerra, il giorno del sopralluogo nella casa dell’orrore per risolvere i dubbi del racconto del padre

Un neonato
di maga

Un sopralluogo nella casa dell’orrore. Investigatori, medico legale. Le porte dell’appartamento al primo piano del rione Ice Sni ad Acerra, in provincia di Napoli, dove ha trovato la morte una neonata di 9 mesi tornano ad aprirsi dopo la notte della tragedia, la notte tra sabato e domenica. Questa mattina, alle 11, si svolgerà uno degli accertamenti chiave delle indagini, coordinata dalla procura della Repubblica di Nola, che puntano a chiarire la dinamica della morte di Giulia Loffredo, giunta alla clinica Villa dei Fiori di Acerra in arresto cardiocircolatorio e con vistose ferite alla testa e al volto compatibili con il morso di un cane. Ferite che non hanno dato scampo alla piccola e che hanno spinto gli inquirenti, sin da subito, a ritenere fuori discussione l’aggressione da parte di un cane. E, tuttavia, con il passare delle ore la storia straziante di Giulia ha iniziato ad assumere i contorni dell’incertezza. Tutto a causa della condotta del padre Vincenzo, 24 anni, impiegato come barista in un distributore di benzina del paese.

Lui, Vincenzo Loffredo, la sera di sabato scorso, 18 febbraio, era solo con Giulia. La moglie Angela, di 22 anni, era andata a lavoro in una pizzeria, sempre ubicata ad Acerra. Intorno alla mezzanotte, Vincenzo ha varcato la soglia del pronto soccorso di Villa dei Fiori stringendo Giulia tra le braccia e chiedendo aiuto. Un aiuto che, purtroppo, è stato vano. In un primo momento Loffredo ha parlato di un’aggressione da parte di un cane randagio mentre lui e la piccola Giulia erano a passeggio, ma le parole del 24enne non hanno convinto i medici sia per via dell’improbabilità di una passeggiata con neonata nel cuore della notte, sia per via del fatto che la piccola indossasse il pigiamino. Le perplessità dei medici sono state poi confermate quando Loffredo si è trovato faccia con gli agenti del commissariato di Acerra. A loro Loffredo ha raccontato che Giulia era stata aggredita in casa dal pitbull di famiglia, Tyson, e che l’aggressione s’era consumata mentre la piccola dormiva nel letto matrimoniale. Loffredo ha inoltre aggiunto che al momento della tragedia anche lui era nel lettone, accanto a Giulia, che stava dormendo e non si è accorto di nulla. Loffredo ha spiegato di essersi reso conto di quanto fosse successo quando si è svegliato e ha visto la bimba ricoperta di sangue sul volto. Proprio questa ricostruzione ha innescato le prime domande, dando vita ad accertamenti che poi si sono allargati a raggiera.

Loffredo è stato sottoposto nell’immediatezza ad esami tossicologici, perché è apparsa di difficile accettazione la circostanza che l’uomo fosse caduto in un sonno così profondo da non sentire il ringhio del cane, di non percepire alcun rumore insolito. E, difatti, gli esami hanno confermato che Vincenzo Loffredo avesse fatto uso di hashish, mentre è risultato negativo ad alcool, cocaina ed oppiacei. La scoperta avvenuta con l’esame tossicologico ha quindi spinto gli inquirente a sondare un’altra pista, per non lasciare nulla di intentato: sono state acquisite le immagini delle telecamere di video-sorveglianza nelle immediate vicinanze del rione Ice-Snei di Acerra dove i Loffredo.

Questa mossa è presto spiegata: la procura vuole capire se Loffredo, al momento della tragedia, fosse lontano da casa, se fosse uscito magari per andare a comprare l’hashish, lasciando così da sola la piccola Giulia. Sulla dinamica della morte di Giulia i punti di domanda sono ancora molti. Ieri si è svolta l’autopsia sul corpino della piccola, l’incarico è stato affidato al medico legale Maurizio Saliva che si è riservato di depositare gli esiti della relazione. E oggi il medico legale parteciperà al sopralluogo nella casa in cui è morta Giulia. Riflettori accesi in modo particolare sulla camera da letto, che Loffredo ha indicato come scena del crimine. Si attendono, inoltre, i risultati delle analisi delle feci di Tyson e di un altro cane meticcio, di piccola taglia, in casa al momento della tragedia: le analisi sono finalizzate a rintracciare residui organici di provenienza umana. L’inchiesta è alle battute iniziali, Loffredo per ora è indagato a piede libero per omicidio colposo. Domani si terranno i funerali della piccola Giulia: le esequie, in forma strettamente privata, si svolgeranno nel Duomo di Acerra.

mercoledì, 19 Febbraio 2025 - 10:52
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