Terra Fuochi, nominato un commissario unico nazionale per la bonifica: taglio alle “competenze” in campo

Gilberto Pichetto Fratin
di Laura Nazzari

Un commissario unico nazionale per la bonifica della Terra dei Fuochi, ricompresa nelle province di Napoli e Caserta. Lo aveva lasciato capire, pochi giorni fa, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica nel corso della sua audizione dinanzi alla Commissione Ecomafie e lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri approvato la proposta di Pichetto. L’incarico potrebbe essere affidato dal Governo alla struttura, già collaudata, del Commissario Unico per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati.

La scelta di puntare sul commissario unico nazionale si ancora al caos di competenze rilevato in Commissione dal ministro Pichetto, un groviglio di forze in campo che, anziché favorire gli interventi, avrebbe determinato confusione e lungaggini. «Lo dico a titolo personale – aveva sottolineato in Commissione -: su questa realtà l’eccesso di coinvolgimento e la mancanza di concertazione porta a non avere un coordinamento come dovrebbe essere necessario». E ancora: «Ho il dubbio che sulle azioni di risanamento della Terra dei Fuochi ci si sia persi in tante programmazioni e molto meno in azioni». Quindi il ministro aveva concluso annunciando che «faremo venir meno alcune competenze».

Detto e fatto. «Con questa nuova figura istituzionale – spiega oggi il ministro Gilberto Pichetto Fratin – l’area della Terra dei Fuochi assume ancor più rilevanza a livello nazionale. La nomina sarà finalizzata in breve tempo, consentendo così di mettere a sistema le azioni fin qui svolte, superare le frammentazioni e le sovrapposizioni di competenze, accelerando il percorso necessario di risanamento a tutela delle famiglie, dei giovani e delle attività economiche dell’intera Regione».

Al Commissario unico sarà attribuito il potere di ricognizione degli interventi di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica effettuati e programmati, nonché delle iniziative volte a garantire la salubrità dei prodotti agroalimentari, il monitoraggio ambientale e sanitario delle popolazioni nell’area interessata. Ricade inoltre tra le attività del Commissario anche la ricognizione delle risorse stanziate e di quelle disponibili per l’attuazione degli interventi di bonifica necessari, come pure l’ individuazione e perimetrazione dei siti oggetto di contaminazione. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, il Commissario unico è tenuto a trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sulla ricognizione degli interventi. La stessa relazione sarà trasmessa al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, al Ministero della salute, alla Regione Campania, nonché a tutti i soggetti a vario titolo competenti. La struttura di supporto di cui si avvale il Commissario unico sarà composta da venticinque unità.

 

mercoledì, 19 Febbraio 2025 - 14:47
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